LA SICILIA, ETERNA FIGLIASTRA DEL GOVERNO NAZIONALE. La riflessione di Giombattista Ballarò

Era prevedibile ! La Sicilia, eterna bistrattata dalle politiche poste in essere dai governi centrali che si sono succeduti nel tempo, accusa l’ennesimo colpo determinato da scelte politiche miopi, stavolta giustificate dall’esigenza di quadrare conti sui quali nemmeno Pitagora riuscirebbe a venirne a capo e puntuali come sempre, arrivano le dichiarazioni di solidarietà ai cittadini, vittime dei giochetti politici di chi detiene il potere e dell’incapacità di rappresentanza dei loro referenti politici, il cui onere non dovrebbe limitarsi alla solidarietà, bensì a far sentire la propria voce nelle sedi opportune e soprattutto nei tempi utili a combattere le battaglie di giustizia in difesa del territorio che dovrebbero rappresentare.
E’ stomachevole il silenzio che ha seguito la chiusura della caserma di Frigintini di tutti i politici che dovrebbero rappresentare gli interessi della nostra Regione ed è ipocrita che qualche Parlamentare, sebbene indossi casacca diversa da chi oggi governa il Paese, esprima solidarietà ai cittadini della popolosa frazione modicana che ha subito lo scippo del presidio di sicurezza al quale ha diritto.
Gli abitanti di Frigintini non hanno bisogno di solidarietà perché essa non ridà loro quanto dovuto, avrebbero piuttosto bisogno di essere meglio rappresentati per la tutela dei loro diritti, assistendo ad interventi forti e determinati, tali da indurre certi maghi della politica ad usare lo stesso metro di misura, sia che si tratti della Sicilia, sia che si tratti della Padania, rappresentata da continui aut aut del partito che la rappresenta.
Ma noi terroni, non abbiamo avuto mai il privilegio di essere rappresentati da un politico rude,ricattatore, ma determinato a supportare le istanze del suo popolo come Bossi che ogni giorno non esita a dettare al Presidente del Consiglio le sue regole per confermare il mantenimento della stampella al Governo. Abbiamo la fortuna di avere tanti uomini politici che rispettosi delle linee dell’esecutivo, dicono sempre SI , noncuranti del fatto che in tal modo non stanno rappresentando proprio nessuno.
Non meno grave la posizione assunta dalle opposizioni, che salvo qualche comunicato stampa per dire che esistono, nulla che lasci intravedere il loro ruolo effettivo di oppositori alle tante ingiustizie perpetrate in danno della popolazione che non ha protettori in ogni dove.
Ma è una vecchia storia. L’agricoltura siciliana è stata barattata con i meglio rappresentati interessi politici dell’industria del nord; le infrastrutture da realizzare nel centro sud vengono solamente annunciate; le ferrovie dello Stato vengono modernizzate al nord e smantellate al sud; quelle poche opere che si realizzano da noi, come l’aeroporto di Comiso, sebbene completato, si lascia inoperativo per mesi, perché a parte qualche incatenamento, manca da una parte l’interesse politico a farlo decollare, dall’altra, la capacità di far sentire forte e chiara la voce dei nostri rappresentanti politici del territorio alla maniera del Bossi padano.
Se i nostri musicanti, non cambiano presto repertorio, presto subiremo altri scippi come il Tribunale di Modica, la caserma di marina di Modica e chissà quant’altro, perché ormai gli spartiti dei musicanti siciliani sono noti a tutti, ovvero, ci hanno scoperto le carte e tutti sanno che non abbiamo briscole per giocare partite alla pari.

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