Modica. Concluse indagini su smaltimento dei rifiuti: Guardia di Finanza e Polizia sequestrano l’impresa

Turbativa d’asta, truffa aggravata in danno del Comune di Modica, frode nell’appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, reati ambientali scaturenti dalla violazione della normativa in materia. Sono le accuse, a seconda degli incarichi ricoperti contestati agli otto indagati nell’inchiesta sul servizio di igiene ambientale a Modica. Nella giornata di ieri com’è noto,sono state portate a compimento le lunghe e complesse indagini che da più di un anno coinvolgevano il settore dello smaltimento dei rifiuti nel comune di Modica.
Le indagini erano cominciate già nel 2009, ed eseguite mediante riprese anche aeree di alcune aree. Nonché dall’analisi di copiosa documentazione e corrispondenza intercorsa tra l’ente pubblico ed la ditta interessata.
In proposito è stata emessa dal Gip di Modica ordinanza con la quale veniva disposto il sequestro della impresa e la misura dell’obbligo di presentazione due volte al giorno presso il Commissariato di Polizia di Modica per il titolare della ditta e per due dei suoi figli che nella impresa operavano quali dipendenti.
L’operazione è stata illustrata oggi in Procura, in conferenza stampa, presenti il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, il sostituto, Gaetano Scollo, il Questore, Filippo Barboso, il colonnello Francesco Fallica e il tenente Angelo Dumo, della Guardia di Finanza, il dirigente di polizia, Rosario Amarù(che al momento sostituisce il vice questore aggiunto titolare, Maria Antonietta Malandrino)e il Sostituto Commissario di Polizia, Rosa Cappello.
Stante l’indispensabile necessità di proseguire nella gestione indispensabile del corretto ciclo ecologico nonché al fine di tutelare la posizione lavorativa dei dipendenti della impresa stessa la amministrazione della stessa è stata affidata ad un amministrazione giudiziario, nominato dalla Autorità Giudiziaria, che provvederà alla gestione della impresa nelle more della definizione della questione.
Il valore della impresa sequestrata valutato dai militari della Guardia di Finanza unitamente al amministratore Giudiziario in via preliminare supera il milione di euro.

Le indagini sono state condotte da militari appartenenti alla Squadra Operativa della Tenenza della Guardia di Finanza di Modica e da unità del Commissariato di Modica ed hanno comportato anche utilizzo di moderni mezzi tecnici in dotazione alla Polizia di Stato per effettuare rilievi fotografici e di mezzi aerei della sezione Aerea di Catania della Guardia di Finanza.
Gli indagati sono otto. Tra questi il titolare dell’azienda, Giorgio Puccia, meglio noto come Salvatore, Giuseppe e Paolo Puccia, i figli, oltre a tre dipendenti, Giovanni Baglieri, Fabio Cataudella e Antonino Scarso. Nel registro della magistratura inquirente anche l’ex assessore alle Politiche Ambientali, Tiziana Serra, e il dirigente del settore, Giorgio Muriana Triberio, che prossimamente comparirà davanti al Gip che dovrà decidere sull’istanza restrittiva dal posto di lavoro della Procura. Sui tre Puccia pende l’obbligo di firma due volte al giorno presso il Commissariato.
L’odierno risultato testimonia nuovamente l’importanza della cooperazione delle forze di Polizia operanti sul territorio, al fine di prevenire e reprimere gravi reati, soprattutto ove questi coinvolgano settori particolarmente delicati quali la tutela del territorio la salute pubblica e la corretta gestione del patrimonio degli enti locali.

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