Che fine ha fatto il riconoscimento di Zona franca urbana per la città di Vittoria? La Cna: “Dopo un anno ancora nessuna notizia”

Esattamente un anno fa, la Regione, con delibera di Giunta n. 426, individuava cinque nuove Zone Franche Urbane. Tra queste, Vittoria. Le Zfu sono aree con particolari situazioni di disagio sociale e occupazionale che hanno bisogno di strategie di sviluppo. Il riconoscimento di Zfu prevede la riqualificazione di queste aree tramite l’incentivazione, il rafforzamento e la regolarizzazione delle attività imprenditoriali. In particolare il comma 2 dell’art. 64 della legge regionale n. 11 (pubblicata nella Gurs n. 23 del 15 maggio 2011) prevede agevolazioni tramite il rimborso degli oneri fiscali (esonero Irap e imposte sui redditi) e contributivi (Inps e Inail) per nuove attività economiche, soprattutto piccole e micro imprese. “Dopo un anno, però – afferma il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, assieme al responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio – di tutto questo non si ha notizia. All’interno del sito internet del governo (www.governo.it), nell’area riguardante l’istituzione delle zone franche urbane, il dossier relativo risulta aggiornato fino al 18/04/2011, e nel link aree selezionate Vittoria non risulta ancora. Per il ruolo che ci compete, sollecitiamo le istituzioni preposte, parlamentari locali e Amministrazione comunale, a verificare cosa blocca l’attivazione di queste agevolazioni. Facciamo notare che il comma 13 dell’art. 67 della Legge regionale n. 11 recita testualmente: Per far fronte agli oneri derivati dal presente articolo per il finanziamento di tutte le misure, è autorizzata la spesa di 45 milioni di euro per il triennio 2010/2011, di cui 5 milioni per l’anno 2010 e 20 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012. L’onere relativo è a carico del Programma attuativo regionale 2007/2013, priorità 6 del Fondo aree sottoutilizzate competitività e sviluppo che presenta le relative disponibilità. Quindi, al netto di una voluta drammatizzazione, se non ci si attiva rapidamente si rischiano di perdere somme utili per il rilancio del territorio”.

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