Presunto mafioso li cita a sua difesa. Acate, nei guai sindaco e comandante dei vigili

Potrebbero esserci problemi di natura giudiziaria per il sindaco di Acate, Giovanni Caruso, e per il comandante della polizia municipale, Maria Battaglia. Al termine della loro deposizione nel processo nato dall’operazione “Final Game”, infatti, il Procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, ha chiesto la trasmissione dei verbali alla Procura per verificare eventuali problemi di ordine pubblico ad Acate. Caruso e l’ex Battaglia, adesso a capo dei caschi bianchi acatesi sono stati citati dall’avvocato Rocco Di Dio, difensore di Giuseppe Sarri, 47 anni, di Acate, arrestato nel giugno 2009 a Bagno di Romagna dove si era trasferito. Il sindaco ha detto di conoscere Sarri come una brava persona e di avere consumato con lui qualche caffè. Battaglia ha aggiunto che Sarrì era bravo meccanico e che il Corpo di polizia municipale portava da lui le auto da riparare. Sarrì è ritenuto affiliato al Clan Piscopo. Nel corso della stessa udienza, il piemme ha chiesto la riapertura dell’istruttoria per sentire due nuovi pentiti, il vittoriese Giovanni Cirmi e il reggente della scosca gelese Carmelo Billizzi.

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