Il personale della 3^ sezione Squadra Mobile ha tratto in arresto il romeno Nicolae Mustafà di 35 anni in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere ritenuto responsabile dei di maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione in concorso, lesioni personali aggravate in relazione ai maltrattamenti in famiglia, in danno della connazionale moglie separata di 33 anni anch’essa abitante a Ragusa Gli esiti investigativi forniti dalla sezione «specializzata» della Squadra Mobile, sono stati posti a fondamento della misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Claudia Maone.
Nello specifico le indagini poste in essere dalla medesima sezione, sotto il coordinamento dell’ Autorità Giudiziaria, hanno permesso di scandagliare meglio la vita dell’arrestato, come pure della vittima, alla quale era stato affidato il figlio minore dopo la separazione avvenuta nel 2006. La vita di quest’ultima dalla predetta dta era caratterizzata da una impressionante sequenza di azioni poste in essere dall’arrestato, consistenti in minacce, atti persecutori ed aggressioni fisiche, alcune delle quali finalizzate ad estorcere la somma di denaro di 2000,00 €. Tuttavia, le risultanze investigative acquisite in tempi rapidi, per la loro tenuità e qualità, sono state poste a fondamento del provvedimento restrittivo di cui sopra ed hanno evidenziato come il prevenuto, con modalità connotate da brutale violenza fisica, aveva posto in essere le condotte delittuose.
L’azione investigativa che ha portato all’arresto del romeno Nicolae Mustafà, dimostra come la Polizia di Stato sia quotidianamente al fianco dei cittadini ed in particolare delle vittime e di tutte le donne che denunciano questi crimini odiosi che feriscono il corpo e l’anima di chi li subisce. Gli operatori di polizia della sezione specializzata di questa Squadra Mobile constatano di volta in volta come gli episodi di violenza sulla persona sono molto spesso conseguenza della mancanza di una cultura del rispetto verso le donne a cui occorre richiamare con determinazione tutta la nostra comunità a da cui bisogna ripartire per contrastare sul nascere ogni episodio di sopraffazione contro le stesse.