Nei giorni scorsi si è riunito in assemblea il Consiglio di amministrazione della Fondazione Arch – Studi e Ricerche Architetti nel Mediterraneo, istituita per iniziativa dell’Ordine degli architetti della Provincia di Ragusa, che ha come scopo la valorizzazione della disciplina dell’architettura e della professione di architetto nell’ambito provinciale, regionale, nazionale ed internazionale. L’ordine del giorno dell’assemblea prevedeva l’attribuzione delle cariche statutarie, che ha eletto tra i membri della stessa l’arch. Gaetano Manganello nuovo Presidente, l’arch. Carmela Canzonieri Vicepresidente, l’arch. Pietro Maltese Tesoriere e l’arch. Laura Baragiola Segretario.
L’intero Consiglio di amministrazione della Fondazione, scelto dal Consiglio e dall’assemblea degli iscritti all’Ordine degli architetti è composto dagli architetti Elena Azzone, Laura Baragiola, Cristiana Cannistrà, Carmela Canzonieri, Gianluca Chiavola, Giovanni Gatto, Pietro Maltese, Gaetano Manganello, Vincenzo Pitruzzello.
«La Fondazione Arch riveste un ruolo particolarmente importante di supporto e promozione delle iniziative culturali che l’Ordine degli architetti regolarmente propone – spiega l’architetto Gaetano Manganello, neo presidente della fondazione. Ringrazio i componenti del precedente consiglio di amministrazione e il suo presidente l’architetto Vincenzo Canzonieri per l’opera e l’impegno profuso, sono particolarmente soddisfatto della nuova composizione del consiglio – continua Manganello – perchè si è formata una squadra che lavorerà insieme per la promozione del ruolo dell’architetto nella nostra società e dell’importanza che rivestono le azioni rivolte a far conoscere a tutti cosa significa architettura di qualità, salvaguardia del paesaggio e dei nostri beni culturali». La Fondazione Arch, in continuità con quanto già realizzato insieme al Focus Cultura dell’Ordine degli architetti, come ad esempio “la Primavera dell’Architettura” lanciata nel 2010, elaborerà a breve un programma di nuove iniziative che contempla la promozione di mostre, dibattiti, incontri culturali, oltre all’istituzione di corsi di formazione. Inoltre, la Fondazione si vuole porre come soggetto interlocutore degli enti pubblici della Provincia, al fine di predisporre studi e ricerche per la valorizzazione del nostro territorio.
«Sono sicuro – conclude il neo presidente – che troveremo validi interlocutori, perché nella nostra Provincia si ha bisogno di approfondire problematiche molto importanti, basta pensare agli interventi dei campi fotovoltaici nel territorio agricolo, alle realizzazioni di villette nelle zone E, agli interventi di riqualificazione per i centri storici della Provincia. Dovrà passare il concetto che il territorio è un bene che si consuma e che tutti gli interventi debbono essere improntati al massimo rispetto e alla valorizzazione dell’esistente, anche attraverso gli strumenti dell’architettura contemporanea di qualità; è necessario creare nuove sinergie tra i vari soggetti che operano sul territorio; imprese private, associazioni di categoria, Comuni, Provincia, Soprintendenza e Genio Civile, associazioni ambientaliste, partiti politici, la società civile nel suo insieme, tutti devono concorrere alla riqualificazione del nostro paesaggio. La Fondazione Arch si impegnerà al massimo per raggiungere questo obbiettivo di riqualificazione, che non è soltanto del nostro paesaggio fisico e materiale ma anche del nostro paesaggio culturale e immateriale».