Dalla scorsa estate si starebbe perpetrando uno scempio edilizio di notevole rilevante in prossimità del fianco di Cava d’Ispica, in Contrada Finocchiara, in un’ area soggetta a vincolo paesaggistico, archeologico e di immodificabilità assoluta. La denuncia è di Giorgio Agosta, presidente del Movimento spontaneo per la tutela e la salvaguardia del parco archeologico di Cava d’Ispica, che ha già scritto alla Procura della Repubblica e alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Archeologici di Ragusa oltre alle forze dell’ordine, segnalando con foto corredate, il problema, per cercare di bloccare le opere in corso. “La recente sospensiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa alla sentenza del Tar sul Piano Paesistico – spiega Agosta – ha contribuito a fare nascere in me la voglia di cercare un’altra strada, altri interlocutori, magari disposti, stavolta, ad ascoltarmi. Ci troviamo di fronte a chi, indisturbatamente, sprezzante di qualsiasi norma del Regolamento Edilizio, in totale assenza di autorizzazioni(impossibili da ottenere data l’ubicazione), ha messo su in pochi anni fabbricati su fabbricati che stridono con la bellezza della natura circostante; credo che non gli resti altro che innalzare una palazzina a tre piani per completare l’opera”. Le foto evidenziano l’esistenza di strutture al servizio di un’azienda agricola del posto, sulla cui esistenza dei crismi per porle in essere dovranno valutare gli organi competenti, chiamati in causa del denunciante. C’è però la possibilità che l’azienda in questione abbia le autorizzazioni, probabilmente ottenuto durante il periodo di vacatio tra l’approvazione del Piano Paesistico e il ricorso al Cga, attraverso l’ultimo bando del Piano di Sviluppo Rurale.
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