Perseguitava una giovane donna. Modica, il giudice nomina perito

Sarà necessaria la perizia psichiatrica per l’imputato. Lo ha deciso il giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore, che, nonostante la richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero, anziché la sentenza, ha deliberato la nomina del consulente tecnico d’ufficio. Si tratta del processo per stalking a carico del quarantenne modicano E.M., difeso dall’avvocato Salvo Maltese, con parte offesa una donna di 25 anni, G.C., che si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Daniela Coria. La giovane avrebbe subito per settimane le attenzioni dell’uomo che si era invaghito tanto da costringere la sua amata a rivolgersi all’autorità giudiziaria nel mese di settembre dello scorso anno. L’imputato, a seguito di ciò, fu raggiunto da una misura cautelare firmata dal Gip, Patricia Di Marco, su richiesta dalla Procura della Repubblica, che prevedeva il divieto di frequentare i luoghi abitualmente frequentati dalla presunta vittima. Secondo quando denunciato dalla ragazza, l’imputato si sarebbe, addirittura, “esibito” fisicamente mentre questa percorreva una strada interpoderale per raggiungere la propria abitazione. Dall’interno dell’auto, secondo l’accusa, avrebbe mostrato i genitali e si sarebbe toccato ripetutamente(atti osceni che avrebbe commesso due volte). Non contento, l’avrebbe seguita con insistenza e, addirittura, avrebbe scritto sulla carreggiata dell’arteria che la donna percorreva, frasi farneticanti che contenevano la descrizione delle sue dimostrazioni fisiche. Le informazioni di cui era impossesso riguardo la donna che gli stava facendo perdere la cognizione di causa non erano esatte, giacchè l’uomo nel messaggio lasciato per strada l’aveva chiamata “Valentina”, che non è assolutamente il nome della parte offesa. Il perito giurerà il prossimo due dicembre.

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