Mal di testa, male italiano. La rubrica medica a cura del dottore Federico Mavilla

La cefalea, detta comunemente “mal di testa”, è uno dei disturbi più comuni e più fastidiosi ma, nel contempo, ancora privo di una esatta ed esauriente spiegazione scientifica.
Ognuno di noi, almeno una volta, ne ha sofferto: si presenta come un dolore alla testa, diffuso o circoscritto, pulsante o fisso, talvolta accompagnato da altri sintomi (vomito, febbre, vertigini, aumento della lacrimazione, fotosensibilità).
Questo stato spiacevole può durare da qualche minuto fino a molte ore, ripresentandosi ad intervalli regolari (cefalea cronica) o soltanto sporadicamente, anche a distanza di molto tempo. La sensazione spiacevole di dolore dovuta alla cefalea influisce negativamente anche sull’umore, sulle relazioni interpersonali e sulla vita lavorativa: chi soffre di frequenti mal di testa è più irritabile, ansioso e stressato rispetto alla media delle altre persone, meno disponibile al contatto con gli altri, più bisognoso di momenti di riposo e solitudine (il silenzio e il buio sembrano attenuare il dolore) e meno attivo e produttivo nello studio e al lavoro, sia durante gli attacchi di cefalea che dopo (in conseguenza del dolore subito).
Le cause dell’emicrania sono numerose e spesso insospettabili: sesso, tacchi alti, odori e cambiamenti climatici, scorretta alimentazione e molti altri.
Il nemico numero uno è lo stress di tutti i giorni, che sarebbe responsabile del 75% dei casi di emicrania. La postura scorretta è, invece, responsabile della stessa percentuale di casi di cefalea, seguita subito dopo da ciclo mestruale e carenza di sonno.
Ma le cause scatenanti di questi disturbi possono essere anche molto bizzarre. Qualche esempio? Un insistente e non sempre gradito odore (aglio, cipolle, qualche spezia) sarebbe responsabile del 10% degli attacchi di mal di testa (addirittura un paziente su dieci dichiara di essere in grado di prevedere dopo quanto tempo dall’esposizione all’odore incriminato si scatenerà il mal di testa) e, subito a ruota, seguono i cambiamenti repentini del tempo, una giornata passata a camminare sui tacchi alti e il troppo sesso.
Addirittura, in qualche caso, un’eccessiva frequentazione del salone da parrucchiere può causare il mal di testa. Le donne tra i 30 e i 40 anni sono le vittime preferite del mal di testa: soprattutto perché per qualcuna lo stile di vita quotidiano – stress, tacchi alti, alimentazione scorretta e ciclo mestruale – può essere micidiale.
Ma come affrontiamo il mal d testa? Stupisce il dato che vede ben mezzo milione di persone recarsi negli studi di sedicenti maghi che promettono di far sparire il mal di testa con riti magici e pozioni a base di erbe. Una tendenza pericolosa, perché le erbe possono interagire con i farmaci causando effetti avversi o inficiando la terapia.
E a proposito di terapia farmacologica, una persona su quattro assume antinfiammatorie antidolorifici da banco e in pochi si rivolgono ai Centri per la cura delle cefalee o al proprio medico. Forse perché solo il 10% dei pazienti spera di poter guarire.

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