Vertenza Video Mediterraneo. Sospesa la procedura del licenziamento collettivo. Dichiarazione del segretario provinciale Gianni Molè

La decisione di Video Mediterraneo di sospendere la procedura per il licenziamento collettivo di 17 dipendenti dopo la riunione di ieri con le organizzazioni sindacali soddisfa pienamente il sindacato dei giornalisti che sin dall’inizio della comunicazione dell’editore si era schierato per il mantenimento dei livelli occupazionali.

“Qualcuno artatamente e scorrettamente sul piano dell’etica sindacale – spiega il segretario provinciale dell’Assostampa, Gianni Molè – aveva voluto mettere in capo all’Assostampa la responsabilità dei licenziamenti per non aver condiviso l’iter procedurale per l’individuazione dei criteri per la Cigs in deroga per i lavoratori. Non siamo voluti intervenire prima dell’incontro per non alimentare polemiche sterili e speciose perché  ritenevamo prioritario il futuro occupazionale dei dipendenti. Ora che la nebbia si è diradata, consentitemi di fare chiarezza su taluni aspetti, riproponendo fatti oggettivi in forza solo delle comunicazioni ufficiali dell’azienda e dell’ufficio provinciale del lavoro, non supposizioni o, peggio ancora, congetture.
Chi ha voluto far passare il ‘messaggio’ dell’Assostampa contraria alla Cigs in deroga è in malafede e non dice il vero, non a caso proprio al prefetto di Ragusa il 31 ottobre scorso abbiamo confermato la nostra disponibilità alla Cigs in deroga per tutti i giornalisti col criterio della rotazione, non solo a 9 di loro.
E solo il ‘no’ dell’editore a rivedere il criterio confermato anche al prefetto di Ragusa ci ha spinto a far rilevare le discrasie procedurali all’Ufficio Provinciale del Lavoro che ha chiesto un’integrazione all’istanza dell’azienda e che solo il verbale congiunto di ieri ha permesso di sanare.
L’accordo di ieri, frutto anche della sapiente e illuminata mediazione del prefetto di Ragusa, dottoressa Giovanna Cagliostro, consente di rasserenare i rapporti tra le parti e di riaffermare il principio della concertazione per uscire da un’impasse procedurale e sostanziale. Questa prassi abbiamo chiesto all’editore nell’incontro del 17 ottobre, quando ci propose la Cigs in deroga per tutti i giornalisti a rotazione per 3 ore quotidiane, salvo poi cambiare idea 4 giorni dopo proponendola invece per 9 giornalisti a zero ore, quindi senza rotazione, e questa abbiamo riproposto al tavolo istituzionale in Prefettura e ribadita nell’incontro di ieri in azienda. Passaggi chiari e incontestabili. Altri hanno puntato alla divisione della categoria dei lavoratori dell’azienda e alla spaccatura della redazione giornalistica ma questo segretario si è mosso sempre su ampia delega di tutti i giornalisti (che mi è stata notificata il 28 settembre scorso) e su deliberati assembleari dei giornalisti. Il resto è polemica strumentale come taluni comunicati ‘velenosi’ contro l’Assostampa, la quale ha affermato sempre principi trasparenti e di legittimità delle procedure, e sulla quale intende stendere un velo pietoso per il principio della solidarietà.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa