Le macerie del cantiere sequestrato a Treppiedi Nord di Modica. “Quei rifiuti non sono pericolosi”

I rifiuti inerti del cantiere in sequestro, a Treppiedi Nord, sono stati ritenuti non pericolosi e idonei per essere smaltiti in discarica o in centri di raccolta per l’eventuale processo di recupero. E’ quanto stabilito dal consulente tecnico d’ufficio nominato dalla Procura della Repubblica a seguito del sequestro del cantiere all’interno del quale si trovano le macerie derivanti dall’abbattimento dei cosiddetti “ecomostri” dello scorso mese di settembre. E’ questo il motivo per cui il pubblico ministero ha autorizzato la Cgf srl, l’impresa che dove eseguire le opere a smaltire i residui della demolizione, liberando il cantiere. “Nel contempo – spiega l’avvocato Carmelo Scarso, che patrocina l’imprenditore, C.C -, la Procura della Repubblica ha autorizzato la società a potere procedere all’esecuzione dei lavori progettati e concessionari nelle parti di cantiere liberate dai residui di demolizione”. Da venerdì mattina l’area sottoposta a sequestro nelle scorse settimane dalla polizia provinciale è nuovamente accessibile alle persone autorizzate, nel senso che il cantiere è operativo per il prelievo e il successivo trasferimento del materiale composto da cemento armato e ferro in apposito centro per il processo di recupero. Il cantiere fu sequestrato a fine settembre. Le macerie furono classificate come rifiuti speciali inerti ai sensi del D.L.vo N. 152/06, mentre il perito adesso ha ritenuto si trattasse di materiale non pericoloso e idoneo per essere smaltito. Nella stessa operazione furono denunciate quattro persone per smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali e realizzazione e gestione di discarica abusiva, sequestra un’area in territorio di Scicli e due mezzi da lavoro(un camion e una pala meccanica).

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