CNA: Il mondo dell’autoriparazione torna a confrontarsi Ieri sera partecipato incontro di imprese del settore a Comiso

Ancora una assemblea partecipata, dopo l’appuntamento del 26 ottobre scorso a Modica, riservata ai titolari di imprese che operano nel settore dell’autoriparazione (meccanici, carrozzieri, gommisti, elettrauto e rivenditori di ricambi per auto). L’incontro, stavolta, si è tenuto a Comiso ed era rivolto al versante ipparino. Ieri sera, al Centro servizi culturali, erano presenti il presidente provinciale di Cna Autoriparazione, Vincenzo Canzonieri, il responsabile provinciale, Giorgio Stracquadanio, oltre al presidente della Cna territoriale di Comiso, Giovanni Calogero. Sono state illustrate le ultime novità normative che riguardano i pneumatici fuori uso (Pfu) e la reintroduzione del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti). Con forza, poi, l’attenzione è stata centrata su un interrogativo: quando saranno liquidate le tante domande relative agli aiuti all’artigianato “Bando Sportello” (contributo del 50% per investimenti che vanno da 5.000 a 50.000 euro) della P.o. Fers 2007/2013 pubblicate nella Gurs del 31 dicembre 2009? E, ancora, quando si potranno conoscere le graduatorie del bando selezione del P.o. Fers 2007/2013 finalizzate alla promozione e all’ampliamento delle attività economiche delle imprese artigiane (nella fattispecie incoraggiandole ad insediarvi nuovi stabilimenti)? Il presidente Canzonieri ha sostenuto che “siamo andati a ribadire gli stessi concetti delle ultime volte perché il nostro settore ha bisogno della massima sollecitudine nella risoluzione delle problematiche poste, a maggior ragione in un momento come questo. Non riusciamo ad ottenere risposte concrete da parte delle istituzioni preposte, come la Regione Sicilia, e il tutto è reso ancora più confuso da fenomeni di concorrenza sleale che rendono il quadro complessivo non più sostenibile”. Il problema è serio. Perché le attività che operano nella legalità subiscono la pressione fiscale, le vessazioni della Serit, i ritardi della burocrazia, le ispezioni delle istituzioni preposte. Lo stesso, invece, non accade per le altre imprese in nero che è come se non esistessero.

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