L’on. Ammatuna: “serve una gestione oculata, efficace ed efficiente della Province per dimostrare la loro utilità per il territorio”.

“In questo clima di richiamo all’austerità, di tagli preventivati ai costi della politica, la paventata abolizione delle Province Regionali ritorna ad essere argomento di stretta attualità. Ad intervenire è l’onorevole Roberto Ammatuna. Il disegno di legge del governo regionale su questo tema, a mio parere, non ha grandi possibilità di trovare il consenso dell’ARS perché non c’è l’unanimità necessaria delle forze politiche attorno ad esso. La mia posizione su questo argomento è molto chiara: l’abolizione deve riguardare soltanto le Province che ricadono nelle aree metropolitane – Palermo, Catania e Messina – mentre per le altre realtà territoriali gli enti sovracomunali devono essere mantenuti in vita. Per rafforzare questa posizione, prosegue Ammatuna, però è necessario che la gestione di questi enti risulti essere oculata, che si muova all’insegna dell’efficienza, che le scelte operate siano efficaci e tempestive. Solo in questo modo possono essere tacitate quelle voci che vedono gli enti intermedi come inutili carrozzoni, come contributifici da abolire al più presto. Non basta soltanto affermare che le Province sono enti utili, se non addirittura indispensabili per il territorio, occorre dimostrarlo con i fatti. Il capogruppo ed i consiglieri provinciali del PD in questi anni hanno segnalato con forza tutta una serie di opere rimaste incompiute come il velodromo di Vittoria, i campetti di Ispica, l’impianto di atletica leggera di Scicli, il Museo Zarino di Vittoria, i collegamenti viari autoporto- aeroporto- SS 514 solo per citarne alcune. Così come hanno individuato alcune iniziative che devono essere avviate senza ritardi e nel modo giusto: il marchio prodotti ortofrutticoli, una partecipazione adeguata alle fiere di promozione, la ripresa della ricerca (Asca, Centro ricerca applicata di Contrada Perciata, l’ex Coreras a Comiso ), le politiche turistiche da seguire con serietà e programmazione, la creazione del Polo fieristico fiera Emaia. La Provincia deve ritagliarsi un ruolo importante per la realizzazione delle infrastrutture, la cui assenza penalizza fortemente qualsiasi attività economica. Esiste già un tavolo tecnico per la Ragusa-Catania, occorre crearne altri per l’aeroporto di Comiso, completato ma ancora inattivo; per il porto di Pozzallo, al quale sono stati destinati 40 milioni di euro per la messa in sicurezza e l’ampliamento delle banchine ma manca ancora il progetto; per le tratte ragusane dell’autostrada Siracusa-Gela e per la ferrovia. Un ruolo nuovo deve svolgere l’ente sovracomunale per le grandi emergenze che riguardano lo smaltimento dei rifiuti e la gestione delle risorse idriche. Così come deve essere l’ente coordinatore dei comuni per avviare una politica sanitaria complessiva del territorio, perché in questo modo si acquista maggiore potere contrattuale nei confronti della Regione. E’ necessario riavviare un accordo di programma per la gestione dei fondi ex Insicem, che coinvolga Provincia, Regione e Governo nazionale, perché quello approvato nel 2006 dalla giunta regionale, è rimasto lettera morta. Meritano inoltre particolare attenzione la viabilità delle zone montane, così come è necessario predisporre un opportuno sostegno alle piccole e medie imprese che costituiscono il nerbo dell’economia iblea. Infine, conclude Ammatuna, nell’ambito di un più ampio programma di rilancio del settore turistico, vanno avviati i giusti contatti per far si che le navi da crociera facciano tappa anche a Pozzallo, per poi proporre escursioni a Ibla, Scicli e Modica all’insegna del barocco, intercettando così un flusso rilevante e con capacità elevata di spesa. Tutte queste opere e l’insieme delle iniziative già individuate, non potranno non essere inserite come base programmatica nella proposta che il Partito Democratico presenterà ai cittadini in occasione della prossima tornata elettorale”.

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