Ragusa. L’Enpa presenta al prefetto il bilancio triennale dell’attività in provincia

Cinquemila cani di proprietà censiti, il 70% dei quali è risultato privo di microchip; 670 interventi eseguiti; 9 convenzioni stipulate con i Comuni della provincia (Ragusa, Scicli, Vittoria, Modica, S. Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo); 8 notizie di reato (per maltrattamenti) notificate all’autorità giudiziaria; numerosi cani restituiti ai legittimi proprietari.

E’ questo il bilancio delle attività triennali svolte dall’Enpa nel Ragusano, che è stato presentato al prefetto di Ragusa, la dottoressa Cagliostro, da Antonio Tringali, Capo Nucleo delle Guardie Zoofile Enpa di Ragusa e coordinatore regionale della Protezione Animali per la Sicilia. Nel corso dell’incontro – molto cordiale, secondo quanto reso noto dall’Enpa di Ragusa -, Antonio Tringali ha relazionato il neoprefetto sulla situazione del randagismo nel territorio provinciale e sulle attività svolte dalla Guardie Zoofile per vigilare sul benessere animale e contrastare il grave fenomeno dell’abbandono. La dottoressa Cagliostro, dal canto suo, ha espresso pieno apprezzamento per l’operato dei volontari della Protezione Animali.

«Nel dare il benvenuto e il più cordiale augurio di buon lavoro alla dottoressa Cagliostro, ribadisco la piena disponibilità dell’Enpa alla più fattiva collaborazione», dichiara il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che aggiunge: «la collaborazione istituzionale è la condizione per affrontare al meglio e avviare a soluzione i problemi del randagismo. Il territorio ragusano rappresenta un esempio di fattiva collaborazione che si impegna a continuare e incrementare in relazione con le istituzioni locali e, in particolare, con l’alta autorità del prefetto.»

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