Calabrese: “Un nuovo balzello introdotto da Dipasquale e dal centrodestra che rischia di mettere in ginocchio il comparto turistico della città di Ragusa”

“Nuove tasse. Come se piovesse. Il sindaco Dipasquale e i suoi sostenitori continuano ad attuare una pratica da biasimare. Dopo aver tartassato il popolo ragusano, aumentando le tasse locali per oltre 15 milioni di euro l’anno negli ultimi 5 anni, Dipasquale e il centrodestra hanno votato l’introduzione della tassa di soggiorno”. Il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Calabrese, critica con forza l’adozione del provvedimento esitato ieri sera in Consiglio comunale. “Ne è venuto fuori – aggiunge Calabrese – un regolamento all’insegna dell’improvvisazione tanto è vero che l’Amministrazione ha modificato la sua stessa proposta con diversi emendamenti, stravolgendola del tutto rispetto a quella iniziale. In verità, la maggioranza ha inserito alcuni elementi che noi della minoranza avevamo posto in evidenza. In particolare alcune esenzioni, tra queste quelle verso i disabili, i minori fino a 14 anni e verso coloro che assistono malati ricoverati”. Calabrese poi sottolinea che “durante ogni seduta di Consiglio subiamo insulti e critiche da parte di alcuni consiglieri di centrodestra che ci accusano di far perdere tempo prima dell’approvazione di ciascun atto. La verità è una soltanto. E cioè che noi del Pd elaboriamo proposte concrete, l’Amministrazione comunale le ruba, mentre i consiglieri di centrodestra sanno solo annuire il capo alle proposte dell’Amministrazione, senza alcun ragionamento critico. A conferma di ciò affermiamo che mai nessun consigliere di centrodestra ha presentato un emendamento di qualsivoglia tipo in Consiglio comunale”.
Per Calabrese c’è solo una valutazione da fare. “Nel merito – continua – possiamo affermare che il re è nudo, nel senso che Dipasquale e soci non sanno più da che parte reperire fondi per il prossimo bilancio e inventano tasse che, come questa, potrebbe risultare dannosa per un settore in espansione come il turismo. Una tassa del genere potrebbe invertire in maniera pericolosa la tendenza di crescita”.
“A conferma di quanto sosteniamo – dice ancora il segretario cittadino del Pd – chiariamo che esiste un verbale di incontro in cui Federalberghi e Confesercenti dichiarano la loro totale contrarietà alla tassa. Nonostante ciò Dipasquale ha tirato dritto confermando che lui è il sindaco del fare, specie quando si tratta di mettere tasse. Invece di utilizzare uno slogan accattivante dicendo: “Venite a Ragusa dove non si paga la tassa di soggiorno”, questo sindaco è il primo in provincia ad istituire il balzello in questione creando un danno non da poco agli operatori del capoluogo. Infatti, Modica, Scicli, Vittoria, Santa Croce non hanno, ad oggi, alcuna tassa di soggiorno per cui potrebbe accadere che i turisti, dissuasi da quanto sta accadendo nel capoluogo ibleo, decidano di pernottare fuori città a danno degli operatori locali. Inoltre non è possibile fare pagare la stessa tassa di 1 euro per ogni ospite a tutte le strutture, senza alcuna differenza dal B&b all’hotel con 5 stelle”. Calabrese, infine, condanna l’atteggiamento assunto dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Noia. “E’ totalmente asservito – accusa – al primo cittadino che, in aula, sembra dettare i tempi secondo la propria volontà. E’ il primo cittadino a decidere quando e come parlare in aula. Pensate sia possibile che in cinque ore di dibattito a Dipasquale sia stato permesso di intervenire per più della metà del tempo? Ecco perché chiediamo a Di Noia di svolgere un ruolo di presidente super partes, di tutelare le minoranze e di evitare, soprattutto, di apparire politicamente suddito del sindaco”.

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