MPA Comiso: Adesso le strisce blu arrivano anche in periferia.

Le famigerate “strisce blu” sono ormai onnipresenti nella vita quotidiana di gran parte dei cittadini Comisani abituati a vederle inesorabilmente dipinte in ogni carreggiata e nelle zone di sosta, come un’onda divoratrice dell’asfalto e delle zone di libero parcheggio. Si sono progressivamente estese dapprima nei centri urbani e poi nei luoghi di maggiore affluenza, perché viste, non a caso, come strumento di approvvigionamento di un balzello utile a rimpinguare le esigue casse del Comune. Da qualche giorno anche le periferie di Comiso vengono colorate di blu.
Dall’MPA di Comiso si chiedono: esiste un regolamento che disciplina la fruizione delle aree di parcheggio urbano? Sono state realizzate intere aree destinate alla sosta a pagamento, con tariffazione a tempo, (peraltro da ultime notizie apprese dagli stessi operatori la sosta consentita con disco orario da quindici minuti passerà a dieci, aumentando sempre più i disagi per i cittadini), senza destinare alla libera sosta aree contigue; ledendo, pertanto, il diritto dei fruitori della strada di “cercare” il parcheggio in quest’ultime.
L’art. 7, comma 8 del Codice della Strada stabilisce che qualora il Comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione, ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodi, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta, inoltre, lo stesso articolo al comma 6 recita “le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori dalla carreggiata..” quindi, la maggior parte dei parcheggi a pagamento sono illegali, come ribadito da varie sentenze.
Tutti i posti a pagamento che determinano un restringimento della carreggiata, proseguono dall’MPA Comisano, non danno diritto alla riscossione di nessun tributo da parte del Comune e tutte le multe sono contestabili con successo,
inoltre, i parcheggi a pagamento “legali” non possono superare il 50 % dei parcheggi liberi.
Ravvisato, pertanto, che nei centri urbani (ad esclusione delle zone a traffico limitato, delle aree pedonali e di quelle di particolare rilevanza urbanistica ) gli amministratori comunali hanno l’obbligo di realizzare aree di sosta libera accanto ai posteggi a pagamento a fascia oraria,
si può con certezza affermare che quasi tutte le aree di sosta (vedi Corso Vittorio Emanuele, Piazzale della Chiesa dell’Annunziata, Corso Ho Chi Min, Via Papa Giovanni, Viale della Resistenza, Via San Biagio etc.) sono sprovviste di aree di sosta libera e di parcheggi per diversamente abili. Purtroppo i vecchi detti non sbagliano mai, infatti, “errare è umano perseverare è diabolico”

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