Cellulite: quando grasso non è proprio bello. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

La cellulite, un incubo per molte donne che ci convivono, chi più chi meno, in maniera piuttosto conflittuale. Molti credono che sia solo un problema estetico, mentre in realtà è una vera e propria patologia o disfunzione, che colpisce la parte più profonda della nostra pelle, l’ipoderma, in cui si trovano soprattutto tessuti adiposi.
Il tessuto adiposo costituisce le riserve energetiche dell’organismo, quindi ha una funzione importantissima; però è facile che queste riserve diventino eccessive, anche a causa di una cattiva microcircolazione. E’ questa infatti che altera le funzioni metaboliche e porta inevitabilmente alla formazione di cellulite. L’immediata conseguenza di tutto ciò è una ipertrofia delle cellule adipose e la ritenzione idrica. Vengono riconosciuti essenzialmente quattro stadi di evoluzione nella formazione della cellulite. Il primo stadio presenta gonfiore ed una alterazione lieve della circolazione; il plasma trasuda dai capillari e si va a depositare negli spazi interstiziali provocando ristagno di liquidi. Nel secondo stadio queste condizioni peggiorano, la pelle comincia a perdere la sua elasticità e morbidezza usuale ed anche la temperatura della zona colpita si abbassa.
Il terzo stadio è caratterizzato dalla formazione di micronoduli, che vanno ad ostacolare la già provata microcircolazione; il tessuto connettivo comincia a sclerosarsi e l’ossigenazione diventa molto scarsa. E’ lo stadio in cui si forma la caratteristica pelle a buccia d’arancia. Il quarto stadio invece è caratterizzato dalla fibrosi e dalla formazione di macronoduli, che possono essere sentiti alla palpazione. La pelle a buccia d’arancia diventa molto evidente, la zona si illividisce facilmente se subisce un colpo violento ed è solitamente ipotermica.
Ci sono dei fattori che predispongono alla formazione della cellulite; uno di questo è l’esistenza di squilibri ormonali. La pubertà, il menarca, eventuali cicli irregolari, la gravidanza ed infine la menopausa sono tutte condizioni che alterano l’equilibrio ormonale stabilito: gli estrogeni aumentano ed influenzano il buon funzionamento della tiroide, che frena la sua marcia e favorisce la formazione di cellulite.
Anche una cattiva circolazione può essere il passo iniziale della strada che conduce alla cellulite, poiché è proprio la buona microcircolazione che nutre le cellule adipose ed assicura il loro buon funzionamento; se questa degenera, anche il tessuto circostante degenera con lei. Elementi esterni possono incidere sulla insorgenza di questa malattia; le scarpe con i tacchi a spillo, i jeans troppo attillati o in generale, vestiti troppo aderenti, insomma tutto ciò che ostacola una perfetta circolazione può nascondere le insidie della cellulite.
I rimedi contro la cellulite sono molteplici e danno più risultati se combinati tra di loro. Sicuramente la cellulite va combattuta, innanzitutto, con uno sport adeguato. L’attività fisica riattiva la circolazione ed elimina il pannicolo adiposo, permettendo così un riassorbimento degli edemi ed un buon ritorno alla normalità. Preferite sport che coinvolgano tutti i muscoli e che migliorino la circolazione, come, ad esempio, la bicicletta(anche quella da camera), il nuoto e la corsa; evitate, invece, gli sport troppo impegnativi, come lo sci, il tennis, l’atletica pesante.
A questo va aggiunta una buona dieta, se si è in sovrappeso o si è obesi, un massaggio drenante, magari operato con qualche crema particolarmente efficace contro la cellulite. Altre terapie locali possono essere la mesoterapia, che inietta il farmaco direttamente sotto la cute con molteplici aghi, l’ozonoterapia, con cui viene introdotto dell’ozono sotto la pelle per migliorare l’ossigenazione e la circolazione, la ionoforesi, con cui i farmaci, grazie ad una corrente elettrica a basso voltaggio, vengono assorbiti tramite la pelle e penetrano in profondità, la lipoaspirazione, un vero e proprio intervento chirurgico in cui, con l’introduzione di cannule negli strati adiposi sotto la pelle, vengono aspirate gli adipociti.

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