Pozzallo. Aveva accoltellato un giovane tossicodipendente. Romeno condannato a tre anni

Tre anni di reclusione sono stati inflitti dal Collegio penale del Tribunale di Modica(De Bernardin, Manenti, Chiavegatti) al romeno, Marian Silviu Bonciu, 27 anni, arrestato il 10 settembre 2008 dai carabinieri della Compagnia di Modica in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip, Michele Palazzolo, con l’accusa di tentato omicidio, detenzione ai fini dello spaccio di droga, e porto abusivo di armi. Bonciu il 27 luglio 2008 aveva aggredito un giovane tossicodipendente pozzallese che non aveva estinto un credito aperto per la cessione di sostanza stupefacente. Il romeno avrebbe più volte chiesto i soldi al giovane di Pozzallo e questi avrebbe ripetutamente rinviato il saldo fino a quando Marian Silviu Bonciu non avrebbe perso la pazienza fino a passare alle vie di fatto. Il 27 luglio aveva incontrato la vittima, prima lo avrebbe minacciato, poi facendo uso di un coltello lo avrebbe colpito. L’efferatezza dell’aggressione aveva causato alla vittima profonde lesioni soprattutto ai polsi e agli avambracci, perché il pozzallese per difendersi aveva utilizzato gli arti superiori per parare i colpi sferrati dal pusher e, dunque, per proteggere le parti vitali. Quando la vittima era riuscita a sottrarsi ai fendenti del romeno, si era presentato necessariamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore per essere medicato. Come legge impone in questi casi, i sanitari del nosocomio avevano trasmesso una segnalazione ai carabinieri che avevano immediatamente avviato le indagini, interrogando il ferito che, però, non aveva fornito indicazioni. I militari, però, non ci avevano visto chiaro e avevano proseguito con minuziosi accertamenti che alla fine avevano condotto al Bonciu, che in un primo momento si era reso irreperibile. Nonostante ciò era stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare dal Gip. Il romeno, che si trova in Campania con obbligo di dimora, è stato difeso dall’avvocato Alessandro Agnello. Era caduta l’accusa di tentato omicidio e di spaccio. E’ stato, infatti, condannato per lesioni gravi e porto di armi. La vittima si era costituita parte civile attraverso l’avvocato Carmelo Floridia. Il pubblico ministero, Alessia La Placa, aveva chiesto la condanna tredici anni di reclusione.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa