Processo “Modica Bene”. Tutti assolti gli imputati. Il piemme lascia la “suspance”: “Valuterò se impugnare la sentenza”

E’ appena terminata la camera di consiglio del Gup del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco” chiamata a decidere per il processo “Modica Bene”. Il magistrato ha appena letto la sentenza che assolve coloro che avevano scelto il giudizio abbreviato, ovvero l’ex parlamentare dell’UdC. Peppe Drago, il fratello Carmelo Drago, l’ex sindaco di Modica, Piero Torchi,l’ex segretario provinciale dell’UdC, Giancarlo Floriddia, il consigliere comunale, Giorgio Aprile(all’epoca assessore)e il consigliere provinciale, Vincenzo Pitino. Gli altri tredici, mancando la sussistenza dei fatti per i primi, hanno ottenuto il “non luogo a procedere”. L’indagine, riguardava il periodo compreso tra l’ottobre 2003 e fino al settembre 2007, ed era stata condotta dalla Guardia di Finanza di Ragusa, coordinata dall’allora Procuratore della Repubblica, Domenico Platania. Nella fase del giudizio abbreviato e dell’udienza preliminare il processo è stato seguito dall’attuale Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, che ha già annunciato di valutare se impugnare i provvedimenti all’esito del deposito della loro motivazione con particolare riferimento alla “spiegazione della documentazione bancaria, dalla quale risultavano cifre elevatissime transitate(per la più parte in contanti)nei conti correnti riconducibili agli imputati, in particolare a Peppe e Carmelo Drago, a Gabriele Giannone, Carmelo Leone, Giorgio Aprile e Massimo Arrabito. Il pubblico ministero, durante la sua requisitoria aveva chiesto condanne a sei anni di reclusione ciascuno per l’ex parlamentare dell’UdC, per il fratello Carmelo, e per Piero Torchi. Per Vincenzo Pitino la condanna a quattro anni e dieci mesi, per Massimo La Pira a quattro anni e otto mesi di reclusione, e per Giorgio Aprile e Giancarlo Floriddia a quattro anni. Puleio aveva chiesto l’assoluzione solo per il vittoriese Giovanni Vasile e il rinvio a giudizio per tutti gli altri imputati ovvero Carlo Fiore, Giancarlo Francione, Gabriele Giannone, Vincenzo Leone, Vincenzo Piluso, Giuseppe Sammito, Bruno Arrabito, Massimo Arrabito, Marcello Sarta, Rosario Vasile e Giuseppe Zaccaria. Si tratta di persone in gran parte legate al partito politico dell’UdC. Erano contestate movimentazioni su taluni conti correnti di somme d’illecita provenienza. Il pubblico ministero, esaminando le posizioni dei fratelli Drago, li aveva indicati, insieme a Torchi, al vertice dell’organizzazione criminosa facendo rilevare il grosso giro di assegni e di soldi sui conti correnti dei due che non avrebbero lasciato dubbi sull’esistenza di una fitta ragnatela nella quale sarebbero stati coinvolti tutti gli altri. Sulla posizione di Torchi, Puleio aveva ammesso che non erano emersi movimenti di assegni o denaro sui suoi conti correnti, ciononostante le frequentazioni con i fratelli Bruno e Massimo Arrabito e con altri, interessati dall’ampio giro di assegni, non avrebbero escluso che qualcosa potesse esserci. Gli imputati, secondo l’accusa, avrebbero costituito un’organizzazione , allo scopo di commettere più delitti di concussione in danno dei cittadini che si rivolgevano all’Ufficio Tecnico – Sezione Urbanistica – e allo Sportello Unico per le Attività produttive del Comune di Modica per il rilascio di concessioni edilizie e di provvedimenti suscettibili di apprezzamento economico che avrebbe fatto transitare e movimentare su taluni conti correnti somme d’illecita provenienza.

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