Chiesto provvedimento della Corte d’Appello di Catania contro la soppressione del Tribunale di Modica

Necessario che la Corte d’Appello, di concerto con i presidenti dei Tribunali, provveda a delineare una propria proposta di revisione dei circondari degli Uffici Giudiziari Distrettuali che tenga conto non solo delle strutture esistenti ed efficienti ma anche della necessità di conservazione dei presidi giudiziari che nel tempo hanno garantito standard di “ordinaria” efficienza ed effettiva legalità. Il Comitato anti soppressione del Tribunale di Modica, in questo senso, ha spedito un dettagliato documento a Presidente della Corte d’Appello di Catania, al gruppo di studio per la revisione delle Circoscrizioni, al Prefetto di Ragusa, ai presidenti dei Tribunale di Catania, Siracusa, Ragusa e Modica, al Procuratore della Repubblica di Modica e ai sindaci dei Comuni di Modica, Scicli, Ispica, Pozzallo e Rosolini, nel quale viene fatto un excursus delle deficienze di locali del Tribunale

di Catania, Siracusa e Ragusa che non potrebbero accorpare gli altri Tribunali o sezioni staccate. “L’allargamento della Circoscrizione del Tribunale di Modica – dice il presidente del Comitato, Filippo Pasqualetto – con l’accorpamento nella propria competenza territoriale, delle città

facenti parte della sezione staccata di Avola del Tribunale di Siracusa, alleggerirebbe questa seconda struttura e contestualmente eviterebbe gravi difficoltà al Tribunale di Ragusa che dovrebbe andare alla ricerca di nuovi locali e creare diversi distaccamenti in diverse zone della città. In quest’ottica il Tribunale di Modica, con l’annessa inscindibile Procura della Repubblica, ha le carte in regola per giustificare la sua permanenza fra i tribunali della Nazione”. La nuovissima ed efficiente struttura del Palagiustizia di Largo Beniamino Scucces, la sua antica e gloriosa tradizione giuridica, la sua efficienza nei servizi che quotidianamente offre ai cittadini del circondario, il suo porsi all’avanguardia in tutte le iniziative che servono ad avvicinare l’amministrazione alla gente, contribuiscono a giustificare la sua esistenza anche in termini di convenienza economica per lo Stato.

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