Analisi attenta e articolata sul futuro di “Grande Sud” in provincia di Ragusa. E’ l’obiettivo che ci si è posti con l’incontro di ieri sera, tenutosi nella sede del partito, in viale Tenente Lena, nel capoluogo ibleo. L’incontro, convocato dal segretario organizzativo provinciale, Andrea La Rosa, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del vicepresidente del Consiglio provinciale, Sebastiano Failla, del vicecoordinatore provinciale, Katia Bruno, e del coordinatore cittadino di Ragusa, Filippo Frasca, oltre all’assessore provinciale Salvatore Minardi, al consigliere comunale di Vittoria Daniele Barrano, al consigliere comunale di Comiso Salvatore Cavalieri, al consigliere comunale di Modica Giorgio Aprile.
La discussione sviluppata nel corso della riunione è servita per focalizzare alcuni obiettivi che ci si porrà a breve scadenza. “In primo luogo – afferma La Rosa – stiamo valutando se e come andare oltre il progetto di “Grande Sud” attraverso un coinvolgimento attento e mirato della società civile, valutando l’opportunità di un dialogo serio e costruttivo con i movimenti civici, le associazioni di cittadini, tutte quelle realtà, insomma, che non si riconoscono nei partiti tradizionali. Ecco perché il progetto di “Grande Sud” può essere vissuto come un progetto credibile che può dare risposte al territorio ma anche come uno strumento in grado di garantire, al territorio, quel peso politico e contrattuale forte per avere risposte efficaci a vantaggio della comunità. Siamo presenti in quasi tutti i dodici comuni”.
“Stiamo, inoltre, stilando un documento – prosegue La Rosa – per poter organizzare un’assemblea programmatica di rilancio del progetto puntando soprattutto al tesseramento e quindi all’adesione. Su Vittoria il partito gode di ottima salute, così come su Modica e su Pozzallo dove qualche giorno fa è stato organizzato un convegno molto partecipato sul turismo. Un altro convegno sarà organizzato a breve a Modica sulla sicurezza e sull’ordine pubblico. Nei prossimi giorni indiremo incontri ristretti con i responsabili territoriali per organizzare una serie di riunioni nei vari comuni allo scopo di costituire i coordinamenti cittadini. Ci sono tutte le prospettive per crescere e crescere bene in un momento di grande affanno per la politica in genere e di disattenzione delle comunità verso i soggetti partitici. Ecco perché il progetto di “Grande Sud”, se seguirà alcune direttrici, potrà essere sviluppato nella maniera più adeguata a vantaggio del nostro territorio”.