Modica, incontro sull’etichettatura degli alimenti organizzata da Coldiretti

Si è tenuto oggi a Modica, presso la sede zonale della Coldiretti, alla presenza del segretario di zona Franco Savarino e del Direttore Provinciale Gerardo Forina, un incontro con i giovani imprenditori ed imprenditrici agricoli per discutere sulla recente normativa, emanata dall’Unione Europea, riguardante l’etichettatura degli alimenti. “La nuova normativa – ha sottolineato Franco Savarino – è frutto di un compromesso tra la Commissione Europea, Consiglio e Parlamento Europeo e giunge dopo quattro lunghi anni di sollecitazioni e richieste avanzate dalla nostra Organizzazione sotto la spinta di emergenze alimentari (dall’influenza aviaria, ai maiali alla diossina, alle mozzarelle blu fino al batterio killer). Sostituisce una vecchia direttiva del 1979 ed estende l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta di tutte le carni fresche, dai suini agli avicoli e ovini, al pari di quanto era già stato previsto per le carni bovine dopo l’emergenza della mucca pazza. Il regolamento comunitario sull’etichettatura introduce l’obbligo di indicare informazioni nutrizionali fondamentali e di impatto sulla salute dei consumatori. Impone di evidenziare in etichetta (resa più facilmente leggibile avendo previsto una dimensione minima obbligatoria), la presenza di allergeni che saranno ora evidenziate nella lista degli ingredienti per consentire al consumatore di individuarle più facilmente nei prodotti alimentari. Le nuove regole stabiliscono che le informazioni sugli allergeni dovranno essere fornite anche per i cibi non imballati, ad esempio quelli venduti o somministrati nei ristoranti e nelle mense. Inoltre, sulle confezioni alimentari non devono essere riportate indicazioni fuorvianti per i consumatori, riguardo la descrizione e la presentazione grafica del prodotto contenuto. Nonostante i risultati ottenuti sulla indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti in etichetta, purtroppo, il regolamento comunitario prevede un percosso a tappe per alcune categoria di prodotti come le carni trasformate in salumi (l’obbligo scatterà fra 2 anni) e il latte e suoi derivati (3 anni). Questa incomprensibile scelta da parte dell’Unione Europea continuerà a fare aumentare sempre di più il fenomeno dei prodotti contraffatti o cosidetti “falsi”. Questi prodotti agroalimentari producono ogni anno un giro di affari di oltre 60 miliardi di euro (164 milioni di euro al giorno). Era necessario porre un rimedio a questa situazione, da qui la scelta di Coldiretti (precisa il Direttore Forina), quella di creare un Progetto per il Paese, realizzando, attraverso la fondazione Campagna Amica, una filiera agricola tutta italiana a salvaguardia del made in italy agroalimentare. Negli ultimi anni sono stati aperti in tutte le piazze del Paese centinaia di mercati agroalimentari e nelle città più grandi alcune botteghe di campagna amica, dove i consumatori possono acquistare prodotti alimentari di alta qualità e di origine certa. In questo modo si è riusciti ad eliminare, quanto più è stato possibile, all’interno della filiera una quantità di passaggi spesse volte create solo per fini speculativi, rendendo veri protagonisti della filiera solo i produttori agricoli da un lato e, dall’altro, i consumatori.

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