Zona artigianale di Monterosso Almo. Intervento del Presidente del Consiglio Comunale sugli esatti termini della questione.

Sulle problematiche sorte in questi mesi relative alla Zona Artigianale di Monterosso Almo interviene il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Pagano.” In merito alle dure critiche mosse nei giorni scorsi dal primo cittadino Sardo sulla costruenda zona artigianale – afferma in una intervista il presidente Pagano – io ed i consiglieri di maggioranza accogliamo le sue preoccupazioni per la possibile lievitazione dei costi di esproprio ma riteniamo infondate, illogiche ed arrecanti un gravissimo danno economico all’Ente la soluzione proposta: riformulazione e ridimensionamento del progetto con conseguente rinuncia al finanziamento europeo a fondo perduto e pagamento delle spese di progettazione ai progettisti e all’impresa che si è aggiudicato l’appalto per la realizzazione della Zona Artigianale. La proposta più consona è rappresentata invece dal fatto che sia il sottoscritto che i consiglieri di maggioranza, dando mandato all’organo esecutivo dell’Amministrazione, di espropriare solo la parte interessata alla realizzazione del progetto esecutivo, più la parte già acquisita con cessione volontaria delle ditte e quella necessaria a dare omogeneità, coerenza e continuità territoriale alla zona artigianale, lasciando decadere il vincolo di pubblica utilità sulla restante zona. Molte sono state le battaglie combattute per questa zona artigianale – ribadisce Pagano. Dall’ottobre del 1986 quando con delibera del Consiglio Comunale di allora veniva richiesto all’Assesorato Territorio ed Ambiente l’autorizzazione per la realizzazione del piano per gli insediamenti produttivi, in ottemperanza ad una legge regionale del 1978 che obbligava i Comuni a dotarsi del citato strumento. Fino ad arrivare a luglio del 2009 quando su istanza per la selezione degli interventi di nuova realizzazione e riqualificazione di aree artigianali il progetto risultava inserito nella graduatoria generale al numero quattro con il punteggio di 79/100 ed ammesso al finanziamento per l’importo di tremilioni di euro. Mai nella storia amministrativa dfi Monterosso Almo un’Amministrazione era risucita ad aggiudicarsi un finanziamento a fondo perduto di tale garndezza partecipando ad una selezione rigorosa e complessa come quella che eroga contributi europei. Ci si augura – conclude Pagano – dopo tante lotte burocratiche e legali, di cui l’ultima sulla stima del valore venale delle aree da espropiare e del relativo ricorso pendente presso la Corte d’Appello di Catania, che quanto prima si realizzi queste area artigianale necessaria a far ripartire l’economia di questo paese montano”.

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