Atti osceni a Pozzallo. Condannato il marocchino che si calò le braghe davanti alla vigilessa

Un anno e quattro mesi di reclusione per il marocchino che in luglio sul lungomare Pietrenere di Pozzallo si era abbassato i calzoncini mostrando i suoi attributi, azione che ripetè poco dopo davanti a una vigilessa, chiamata da alcune persone, lo fermò chiedendogli i documenti. Si rese necessario altresì l’intervento dei carabinieri, che riuscirono a bloccarlo e ad arrestarlo. Adesso Bhraim Alarsi, 40 anni, clandestino sul territorio italiano, è stato condannato a un anno e quattro mesi di carcere dal giudice Lucia De Bernardin. La pubblica accusa aveva chiesto la condanna a oltre tre anni di reclusione per il marocchino, difeso dall’avvocato Edoardo Cappello e accusato di atti osceni in luogo pubblico, disturbo della quiete pubblica e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo fu notato da alcune persone che sostavano nel Lungomare nei pressi della statua di Padre Pio, probabilmente in stato di ebbrezza. In primo luogo l’uomo prese ad importunare alcuni anziani, poi rivolse la propria attenzione verso alcune donne che si trovavano con i figli nel parco giochi. Al cospetto di queste si abbassò i pantaloncini. Qualcuno segnalò l’immigrato alla vigilessa in servizio in zona e alla quale l’immigrato, come accennato, riservò lo spettacolo indecente. Quando l’operatrice di polizia municipale lo intercettò, chiese che l’uomo esibisse i documenti d’identità. Bhraim Alarsi invece decise di esibire i propri genitali abbassando ancora i pantaloncini. Poi intervenne una pattuglia dei carabinieri che cercò di ricondurre nei confini della degenza il marocchino che, però, oppose resistenza. Alla fine i militari riuscirono nel loro intento.

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