CittadinanzAttivaModica: “Occorre fare qualcosa contro il punteruolo rosso”

“Siamo dinnanzi ad una vera emergenza fitosanitaria causata dalla presenza di un insetto infestante, che ha già triturato migliaia di palmizi in tutta la regione e nella nostra provincia”. Salvatore Rustico, Coordinatore dell’Assemblea Territoriale di Cittadinanzaattiva Modica, è categorico nella vicenda del punteruolo rosso parlando di disastro ambientale. “La causa della rapida diffusione – dice – è stata principalmente l’importazione di esemplari di palma infestati dall’insetto e non riconosciuti tali. Ma anche l’acquisto di esemplari, magari a prezzo conveniente, di cui si sconosce la provenienza. Siamo in presenza di un vero e proprio disastro ambientale e paesaggistico, pubblico e privato sono chiamati ad una responsabilità solidale che obbliga ad una azione comune, con la necessaria collaborazione anche di chi, al momento, non sembra esserne interessato.
Le attività di ricerca e di contrasto – pur con i tempi assolutamente inadeguati della politica – proseguono in maniera discontinua ed in ordine sparso. Non si riscontra una adeguata in-formazione e sensibilizzazione al problema.
Iniziative singole sono assolutamente inutili se non inserite in un piano globale di cura e profilassi, sostenuto da monitoraggi ed informazione continui a tutti i livelli”.
Cittadinanzattivamodica ha già promosso una riunione tecnico operativa, finalizzata alla programmazione delle iniziative da adottare. In particolare, sarà indetto a breve un incontro con i rappresentanti del nostro distretto floro-vivaistico e con i responsabili istituzionali e politici. All’incontro, a cui parteciperanno tecnici specialisti della materia, sono invitati a partecipare attivamente tutti i cittadini interessati.
“E’ opportuno ricordare – aggiunge – che, mentre discutiamo, il punteruolo lavora, anzi divora, i nostri palmizi e si riproduce alla base delle giovani foglie in maniera praticamente indisturbata (250/300 uova per femmina, larve in 5 giorni, adulti “operativi” in circa tre mesi)”.

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