Consiglio Comunale di Modica. Approvato ordine del giorno sul sostegno del Made in Italy

Approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Modica un ordine del giorno, proponente il consigliere Paolo Nigro, sul Made in Italy e seduta rinviata a domani per mancanza del numero legale, venuto meno non appena sono stati affrontati i debiti fuori bilancio.
Presenti 18 consiglieri il civico consesso si apre con un intervento del consigliere Michele Colombo che annuncia la presenza dell’associazione culturale il Territorio anche in consiglio comunale che sancisce la sua fuoriuscita dal gruppo “Modica in primo piano”. Il Territorio comprende oltre il consigliere Colombo anche Paolo Nigro nominato capogruppo.
Ed è proprio il consigliere Paolo Nigro ad illustrare il punto aggiunto in consiglio ovvero il sostengo del “Made in Italy, promosso dalla Coldiretti di Ragusa.
Il documento impegna il governo nazionale, Ministero allo Sviluppo Economico e quello alle Politiche Agricole, a porre in essere tutte le azioni per tutelare il Made in Italy e questo a garanzia non solo dei produttori ma soprattutto dai consumatori come espressione di qualità e genuinità. Il documento deve essere condiviso dall’amministrazione e dal consiglio. I prodotti non Made in Italy che si consumano in Italia sono dell’ordine, su base annua, di 65 miliardi di euro.
I consiglieri Vito D’Antona del SEL e Giorgio Zaccaria del PD chiedono lumi sull’attività della Simest (Società Italiana per le Imprese all’Estero S.p.A. è una azienda italiana che assiste le imprese italiane che investono all’estero. È partecipata al 76% dal Ministero dello Sviluppo Economico)citata nel documento. In via alternativa si dovrebbe cassare la parte che riguarda la società.
Il consigliere Giovanni Migliore è della stessa idea e quindi propone di stralciare quella parte che riguarda la società.
Il capogruppo del PID Giorgio Stracquadanio ritiene che su questo tema sarebbe stato utile ascoltare le categorie per avere maggiori argomenti di merito sulla questione. Troppo confusione c’è nella materia nel senso che il rischio di un falso made in Italy è molto forte perché nei mercati penetrano con quel marchio generi alimentare prodotti all’estero.
Alla votazione l’ordine del giorno viene approvato all’unanimità.
Si passa al riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Quello relativo al Gruppo Wolters Kluwer è stato ritirato dall’amministrazione perché non ancora evaso dalla commissione.
Nel momento della discussione viene a mancare il numero legale, quattordici i presenti, la seduta è rinviata di un’ora. All’appello presenti nove consiglieri e seduta aggiornata a domani sera alle  19.

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