Modica. Una Nuova Prospettiva: “Pessimo esordio di Fli”

Per il movimento Una Nuova Prospettiva è stato un esordio poco felice nel panorama politico modicano del movimento politico Futuro e Libertà (Fli) definendo banale, fazioso e tendenzioso il comunicato, “pieno di menzogne”, apparso qualche giorno fa, in cui si legge testualmente: “non possiamo fare passare sotto traccia la totale assenza di imbarazzo di chi, l’11 maggio 2008, data di inaugurazione dell’importante nodo viario al quartiere Sorda , issò bandiere e proteste per impedirne l’apertura, urlando l’inutilità dell’arteria, mentre oggi, tradendo quelle stesse idee, vittima di mecenatismo politico, preferisce presenziare alle cerimonie, mostrarsi ridente davanti a flash e telecamere”.
“Un comunicato – dice Piero Gugliotta – che non meriterebbe nemmeno risposta perché l’unica risposta seria sarebbe il silenzio per non scendere a certi meschini livelli. Se rispondiamo lo facciamo per amore della verità e per il rispetto che meritano i tanti cittadini, i giovani, le associazioni, i partiti e quanti parteciparono alla civile protesta di quell’11 maggio 2007 (e non 2008!).
Nel contempo è utile ricordare quanto veramente accaduto quel giorno per non dimenticare la spregiudicatezza ed il cinismo che hanno contraddistinto l’amministrazione precedente, arrivando allo sperpero del denaro pubblico solo per puro fine di propaganda politica.
Quel venerdì dell’11 Maggio 2007 l’allora sindaco Torchi, con al seguito la classe politica dominante, inaugurava, appena due giorni prima della consultazione elettorale per l’elezione del sindaco di Modica, la strada di collegamento tra la Via Risorgimento e la via Alcide De Gasperi, facendola asfaltare in fretta e furia, senza aver opportunamente completato i lavori (dopo neanche un mese a causa di una lieve pioggerellina si aprì una grossa buca) e pur sapendo che da lì a breve si sarebbe dovuto di nuovo rompere l’asfalto per farvi passare il tubo della rete idrica. Un classico esempio di sperpero di denaro pubblico, un denaro che proprio perché è pubblico ha una sua sacralità, perché sono risorse dei cittadini i quali, invece di spenderle per la propria famiglia, in ossequio alle leggi vigenti ed ai doveri costituzionali, le mettono a disposizione della collettività e nessuno può arrogarsi il diritto di sperperarlo per inseguire proprie ambizioni politiche.
L’iniziativa dell’allora amministrazione suscitò indignazione in città e molti cittadini e forze politiche andarono a manifestare il proprio dissenso a questo sperpero, e non all’opera in sé, in occasione dell’inaugurazione.
Certo questo sperpero è ben poca cosa rispetto al gravissimo danno apportato alle casse comunali dall’amministrazione Torchi e di cui oggi la città in tutte le sue componenti sta pagando un prezzo altissimo.
Riteniamo, pertanto, che il gruppo di coordinamento del FLI o ha memoria corta, e quindi non è affidabile, oppure, peggio, è in malafede e si presenta alla città con un atto di slealtà politica che sacrifica la verità su altari che di certo non hanno come fine il bene della città.
Ci piacerebbe sapere se l’onorevole Fabio Granata, elemento di spicco nello scenario regionale e nazionale ed una delle rare personalità del centro destra che si è sinceramente distinto per la lotta alla mafia, al malaffare ed alla corruzione e per aver preso strenuamente le difese del territorio contro varie forme di assalti speculativi, si senta ben rappresentato da quanti sembrano seguire la via della clientela e della propaganda, la stessa che si respirava quell’11 maggio 2007 o se, invece, come auspichiamo, non preferisca seguire la via di Peppino, che indica nell’impegno civile e nella libera e corretta informazione la direzione da seguire.
Tutto ciò non ci distragga, comunque, dall’importanza e dalla bellezza dell’intitolazione a Peppino Impastato di questa importante arteria cittadina perché, non solo gli ha restituito la dignità in precedenza violata, ma la eleva a perenne segno e testimonianza per i cittadini modicani”.

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