IdV. “No alla chiusura del Tribunale di Modica. Gli accorpamenti dei Tribunali nei capoluoghi arrecheranno ulteriori danni”

In questi anni di era Berlusconi sono state prodotte 42 leggi ad personam tutte tese a salvaguardare gli interessi personali dello stesso Presidente del Consiglio. Italia dei Valori, per contrastare la deriva Istituzionale, etica e morale, ha promosso due referendum : contro il lodo Alfano e contro il Legittimo impedimento. Con queste due iniziative abbiamo, concretamente, consentito che il sig. Berlusconi venisse processato e si presentasse in Tribunale, come ogni Cittadino chiamato a farlo. Solo alcuni grezzi numeri danno l’idea dello stato della giustizia in Italia. Un processo dura in media 3 anni per il solo primo grado, 1509 giorni per l’appello. La media OCSE ci dice che un credito commerciale si recupera in 320 giorni e in Italia ne occorrono 1.210. Un divorzio giudiziale richiede 634 giorni contro i 221 della media OCSE con i 90 della Danimarca e i 25 dell’Olanda. In Italia abbiamo oltre 5 milioni e mezzo di cause civili arretrate e circa 3 milioni e 300.00 cause penali pendenti. Tutte cifre che negli ultimi anni si sono triplicate. Ogni anno sono decine di migliaia le cause intentate contro lo Stato Italiano per la lentezza dei suoi processi. Per efficienza del sistema giudiziario siamo al 156° posto nella classifica della Banca Mondiale che ci pone dopo il Gabon e la Guinea Bissau. A causa delle inefficienze in Italia spendiamo più che negli altri paesi europei. Ogni Italiano contribuisce mediamente con 70 euro l’anno contro la media europea di 48 euro. Delle oltre 400 milioni di euro di pene pecuniarie e spese processuali in Italia se ne recuperano solo il 3%, negli altri Paesi Europei la media di oltre il 60%. “Abbiamo una giustizia – dice Gianni Iacono, coordinato di Italia dei valori di Modica -che non funziona e spendiamo anche di più. Noi riteniamo che la “ricetta” indicata nella delega al Governo Berlusconi e la conseguente conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011 n. 138 con la L. 148 del 14 settembre 2011 sulla riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli Uffici Giudiziari sia sbagliata. Si può risparmiare moltissimo dall’uso sistematico ed esteso delle nuove tecnologie. Più che accorpamento bisognerebbe fare l’ammodernamento degli strumenti che non richiedono più la concentrazione fisica e quindi la chiusura del Tribunale di Modica, come di altri tribunali d’Italia, non solo non risolverà alcun problema ma siamo certi che li aggraverà e diventerà ancora più pesante, in termini economici e di mancata giustizia, per i Cittadini. Pur con le procedure attive, attraverso i nostri Parlamentari presenti nelle Commissioni Parlamentari Giustizia abbiamo chiesto al nuovo Ministro di rivedere questo piano”.

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