LA MANOVRA DI MONTI E LE REAZIONI DI POLITICA E SINDACATI. La riflessione di Ballarò

Il professore Monti ” ha dato alla luce”  la pesante manovra che mira a portare l’Italia fuori dal rischio default e a riaccreditarla come un Paese credibile in seno all’Europa.
Già emergono i primi dissensi da alcuni partiti politici e da tutte le sigle sindacali e la CGIL ha proclamato, senza pensarci due volte, 4 ore di sciopero per il prossimo lunedi per manifestare contro una manovra che ritiene iniqua e a danno dei soliti noti(pensionati e lavoratori dipendenti).
C’è da dire che se in Italia, da almeno un ventennio, partiti politici e sindacati fossero stati meno ipocriti e populistici , il nostro Paese non sarebbe arrivato all’ultima spiaggia come invece è, ed il fatto che oggi, quelle stesse parti sociali che hanno da anni giustamente preteso il varo di riforme che non si erano realizzate, sebbene promesse dall’inizio della legislatura, quei partiti che solo per non varare provvedimenti necessari ma impopolari politicamente, hanno abdicato al potere, continuino a strumentalizzare le vere vittime d’uno sfascio che tutti assieme hanno provocato, sta ad indicare che siamo ben lontani da concezioni più corrette di chi pretende di rappresentarci istituzionalmente o sindacalmente.
Ma la politica, il sindacato, hanno capito che non esiste alternativa a manovre che mettano in croce il popolo italiano? Hanno capito che chiunque fosse andato a prendersi questa bella gatta da pelare, non avrebbe potuto fare altrimenti ? Non ho dubbi che lo abbiano capito, ma continuano a fare le solite sceneggiate !
Certo, il signor Monti sta deludendo sul fronte della promessa equità, ma non bisogna dimenticare ch’egli non è sicuramente un proletario e non è escluso che un occhio di riguardo lo stia riservando a chi non avrebbe dovuto, checché ne pensi Angelino Alfano che con una spudoratezza senza limiti, si è raccomandato che non fossero i soliti a pagare la manovra.
Sono tra coloro a cui Mario Monti ha fatto il regalo di Natale, in quanto prossimo al pensionamento, tuttavia non mi dico sorpreso poiché, le pensioni di anzianità rappresentano da sempre, in caso di manovre pesanti, il primo settore nel quale intervenire.
Ma in ogni caso, perché si attacca Monti e non i veri responsabili che hanno determinato la situazione in cui ci troviamo ?
Se fossimo in un Paese davvero civile e maturo, agli esponenti dei partiti che si sono alternati al governo negli ultimi vent’anni, dovrebbe essere preclusa la possibilità di candidarsi per il resto della loro vita, perché chi ha governato è risultato incapace e bugiardo, chi avrebbe dovuto opporsi, inadeguato al ruolo assegnato dagli elettori.

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