CONSORZIO DI BONIFICA, TUTTI I NUMERI DELL’ACQUEDOTTO DI SANTA ROSALIA CHE PUO’ CONTARE SU 600 KM DI CONDOTTE

Circa seicento chilometri di condotte. Con lo scopo di servire 1830 utenze tra cui il Comune di Modica per i quartieri Mauto e Rocciola Scrofani e il Comune di Ragusa per il quartiere San Giacomo. Sono i numeri, aggiornati allo scorso mese di settembre, dell’acquedotto di Santa Rosalia che si compone di un impianto di potabilizzazione ubicato ai piedi dell’omonimo invaso. E’ il direttore generale del Consorzio di bonifica n.8, Giovanni Cosentini, a precisare nel dettaglio che, con riferimento a questo lasso di tempo (i primi nove mesi del 2011), i metri cubi di acqua potabilizzata e sollevata ammontano a 650.000 rispetto agli ottocentomila per tutto l’anno 2010. “La conduzione dell’acquedotto Santa Rosalia – chiarisce Cosentini – si basa su due attività principali: la conduzione dell’impianto di potabilizzazione, la gestione della rete acquedottistica. Per quanto riguarda il primo punto bisogna evidenziare come tale attività risulti avere delle caratteristiche alquanto diverse dalle normali attività di gestione delle reti di distribuzione. Tale peculiarità è legata alla conduzione di un impianto che ha lo scopo di produrre acqua potabile attraverso un complesso processo, composto da diversi passaggi, durante i quali devono essere eseguiti numerosi controlli con opportuni strumenti di laboratorio al fine di garantire la potabilità dell’acqua. L’acqua potabilizzata, infine, viene raccolta in una vasca e sollevata di 250 metri fino alla prima vasca di distribuzione”. Per quanto riguarda il secondo punto, le attività comprendono la gestione della rete acquedottistica sia per ciò che riguarda la distribuzione che la manutenzione che tutte le attività di autocontrollo (verifica di rispetto dei parametri di potabilità lungo la rete). Le attività in questione sono coordinate dal capo settore collaborato dal personale presente allo sportello dell’acquedotto, avente sede a Frigintini, sportello che si occupa, inoltre, dei rapporti con l’utenza e con la sede centrale del Consorzio. Il numero di persone necessario alla gestione dell’intero impianto dipende dai periodi dell’anno. “Nel periodo invernale, in cui il consumo di acqua è ridotto – afferma ancora il direttore generale – il personale che si occupa della produzione all’impianto di potabilizzazione, essendo minori le ore di produzione necessarie, si compone di sei unità che effettuano lavoro su turnazione. Nel periodo estivo, il notevole aumento dell’acqua consumata, porta a turni di produzione di 24 ore su 24, nonché ad un notevole incremento degli interventi sulla rete di distribuzione, per cui è assolutamente necessario il supporto di altro personale che si raddoppia sia per quanto riguarda l’impianto sia per quanto concerne la rete”.

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