Droga. I detenuti arrivano con mezz’ora di ritardo e il giudice li scarcera

Decisione a sorpresa del giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore. Gli imputati sono stati tradotti in aula con mezz’ora di ritardo e il magistrato non convalida l’arresto e li scarcera. A questo punto gli atti sono stati restituiti alla Procura della Repubblica per fissare l’udienza del processo per direttissima. Si tratta dei due giovani modicani finiti in manette lo scorso fine settimana per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti per opera dei carabinieri. Il processo era fissato per le tredici ma i due imputati sono arrivati in aula mezz’ora dopo. Nonostante il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, avesse chiesto la convalida e la custodia cautelare in carcere, il giudice ha deciso diversamente. C.C., 23 anni, era alla guida dell’autovettura intercettata in Via Fontana. Addosso gli erano stati trovati tre grammi di hashish mentre l’amico, C.S., 21 anni, non aveva nulla. Durante le successive perquisizioni domiciliari, a casa del primo furono rinvenuti altri sei grammi e mezzo della stessa sostanza mentre a casa del passeggero furono trovati un bilancino di precisione e attrezzi per il confezionamento della droga. I due avevano anche 385 euro contanti complessive(225 il primo, 160 il secondo)ritenuti proventi dello smercio. I risultati delle analisi della droga sono risultati positivi. I due imputati erano difesi dagli avvocati Nino Frasca Caccia e Salvo Maltese.

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