Sesso e AIDS: rapporti a rischio. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

I contenuti di questa rubrica sono sicuramente “forti” e faranno scaturire anche lamentele, lo sappiamo. Ciononostante abbiamo deciso di passare i consigli del dottore Mavilla poichè, nella loro “nudità espressiva” fanno comprendere meglio i rischio che si corrono e come sia facile contrarre quello che molti hanno definito il male del secondo, l’Aids. Ecco perchè prima della rubrica leggerete queste poche righe introduttive. Il lettore può decidere o meno di aprire la pagine e leggerne i contenuti oppure soprassedere.

 

 

L’AIDS è una malattia ancora molto diffusa e, nonostante i progressi fatti nel suo trattamento, pericolosissima. Il contagio da virus dell’AIDS (HIV) avviene oggi prevalentemente per via sessuale, a causa di rapporti non protetti: l’HIV si trasmette attraverso il sangue, lo sperma e i fluidi vaginali. Ritengo importante affrontare con estrema chiarezza, credetemi mai eccessiva, visto,purtroppo, la non esatta conoscenza, quali siano i rapporti a rischio e le pratiche sicure.

Penetrazione vaginale
Il rapporto sessuale con penetrazione vaginale è a rischio per entrambi i partner: l’HIV è presente sia nello sperma maschile che nei fluidi vaginali; tuttavia, il rischio di contagio è maggiore per le donne che fanno sesso con uomini sieropositivi. Il preservativo protegge se utilizzato correttamente dall’inizio del rapporto.
Penetrazione anale
Il rapporto con penetrazione anale è quello più rischioso: la mucosa  anale è delicata e – data la minore lubrificazione – più soggetta a lesioni e microtraumi; inoltre è più facile che lo sperma contenente virus entri nella circolazione sanguigna. Il rischio è minore – anche se comunque presente – per chi penetra: il virus può infatti passare dall’ano attraverso l’uretra. Anche in questo caso il preservativo, usato correttamente dall’inizio del rapporto con un lubrificante adatto, protegge.
Il fisting, cioè la penetrazione anale col pugno, è considerata a rischio perché il virus potrebbe trasmettersi attraverso lesioni cutanee.
La fellatio (stimolazione orale del pene, comunemente detta ‘pompino’) è a rischio per chi la pratica: l’HIV presente nello sperma potrebbe trasmettersi attraverso la mucosa orale, soprattutto in presenza di microtraumi. E’ consigliabile praticare la fellatio con il preservativo o evitare almeno di accogliere lo sperma in bocca.
Il cunnilingus (stimolazione orale dell’organo genitale femminile) è a rischio: le secrezioni vaginali possono contenere il virus HIV, che può essere trasmesso – come per la fellatio – tramite la mucosa orale. Il cunnilingus è da evitare durante le mestruazioni. L’utilizzo di una ‘diga’ (una striscia in lattice che si può ottenere da un preservativo) come barriera limita il rischio.
L’anilingus (stimolazione orale dell’ano, chiamata anche ‘rimming’) è una pratica considerata a rischio anche per altri tipi di infezione. Per proteggersi è consigliabile l’uso della diga.
Il virus HIV non si trasmette:
abbracciandosi;
accarezzandosi;
baciandosi;
masturbando il partner, a condizione che lo sperma o le secrezioni vaginali non vengano a contatto con ferite aperte;
scambiandosi vibratori o altri ‘sex toys’, a condizione che si rispettino elementari norme igieniche, come lavarli con un disinfettante prima e dopo l’uso; l’ideale sarebbe mettere un preservativo sull’oggetto e sostituirlo ad ogni nuova penetrazione.

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