Modica, dissequestrato il trattore che uccise il sedicenne Emanuele Di Raimondo

E’ stato dissequestrato dal pubblico ministero il trattore che lo scorso mese di luglio schiacciò e uccise il giovane studente modicano Emanuele Di Raimondo, sedici anni appena. Il magistrato inquirente ha accolto l’istanza del difensore del padre della vittima, l’avvocato Enrico Platania del Foro di Ragusa. Pochi giorni dopo la tragedia si era svolto un accertamento tecnico irripetibile che aveva indotto alla nomina di un consulente tecnico d’ufficio per stabilire le cause del drammatico sinistro. L’ingegnere Pietro Munzone, incaricato per la perizia, doveva verificare il trattore e il carrello utilizzati lo scorso 19 luglio, poi ha effettuato il sopralluogo sul posto dove era successa la disgrazia, ovvero l’appezzamento di terreno di proprietà dei nonni del giovane in Contrada Passogatta Cozzo Lupi. E’ ufficialmente indagato per omicidio colposo il padre del ragazzo, Giorgio Di Raimondo. Nei giorni scorsi c’è stato l’avviso di conclusione delle indagini e adesso la Procura della Repubblica dovrà decidere, sulla base degli elementi prodotti dalla difesa, se chiedere il rinvio a giudizio per l’uomo o se archiviare la vicenda. Secondo la prima ricostruzione fatta dagli agenti del Commissariato, padre e figlio stavano lavorando con trattore e carrello per caricare su quest’ultimo alcuni pesantissimi sacchi di cereale. Probabilmente una manovra sbagliata, magari l’errore di individuazione di una leva di movimento del mezzo agricolo, ha irrimediabilmente provocato l’abbassamento dei “bracci” che avrebbero schiacciato la testa del minore. Il decesso, pare, sia avvenuto istantaneamente.

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