Alessandra, modicana in Germania: 350 interventi in tre anni

La prova a cui l’ha sottoposta la vita è durissima. Ma tra alti e bassi Alessandra Cicero, 26 anni, modicana, affetta da quando aveva 9 anni da acne inversa, una terribile malattia infiammatoria che le ha devastato il corpo di ulcere aperte e molto dolorose, che vanno pulite e curate costantemente, è una ragazza fortissima. È riuscita in ciò che sembra impossibile soltanto immaginare: ha subito ben 350 interventi tra il 2004 e il 2007 in Germania, dove viveva con i genitori, di origini modicane, e la sua bambina che oggi ha 9 anni.

Ad operarla il noto chirurgo tedesco Schiebert, specializzato nella malattia rara, sulla quale ha scritto un libro. “Lui stesso – racconta Alessandra – mi ha definita “una morta che cammina” perchè le ferite, se non debitamente disinfettate e curate, possono condurmi alla morte”.

La situazione è palesemente grave sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. La giovane, infatti, è caduta nei diversi tunnel dell’anoressia, poi della bulimia, anche a causa dei forti medicinali che provocano effetti collaterali gravi e alterazione ormonale, e, quindi, della depressione, ma ne è sempre venuta fuori grazie all’amore per sua figlia, che, anche quando era più piccola, l’ha sempre sostenuta e l’ha aiutata a trattare le dolorose ulcere aperte, specie in quei giorni in cui Alessandra non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto.

È provata certamente dalla società, tanto che insieme con la famiglia ha pensato nel 2007 di lasciare la Germania per far rientro in Sicilia, nota per il calore umano che però, concordando con suo padre Antonino, dice di non avere trovato.

Basti pensare che Alessandra, che ha 4 diplomi e parla inglese e tedesco, è disoccupata. Lavorava in un call center, ma ha perso il posto quando è entrata in depressione. Ed è soprattutto stanca delle difficoltà contro cui combatte per ottenere un’adeguata assistenza. Ma non si dà per vinta. Non è proprio da lei, come non lo è nell’indole della famiglia, che le è stata sempre accanto. Ed è con lei anche questa volta, facendo sentire la sua voce per ottenere assistenza medico-sanitaria e sostegno psicologico.

Alessandra dice di avere trovato aiuto solo in Donatella Giacchi, gastroenterologa di Ragusa, e nel medico modicano Orazio Galfo. “Anche loro hanno difficoltà a reperire i medicinali – dice – figuriamoci come sia impossibile per me. In farmacia, infatti, non me li danno. Una farmacista addirittura mi ha guardato – racconta – e mi ha chiesto se mi drogassi”.

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