Affollata assemblea dei panificatori a Modica, il comparto pronto a mettere in rilievo le irregolarità che danneggiano chi paga normalmente le tasse

Ancora i panificatori modicani a confronto. Sul tappeto le specifiche problematiche del comparto. La seconda riunione tenutasi nei locali della Cna di Modica ha visto la presenza di un elevato numero di addetti ai lavori. La Cna ha inteso convocare un altro momento di dialogo tra i panificatori, l’Amministrazione comunale (con l’assessore allo Sviluppo economico Nino Frasca Caccia) e le autorità competenti di vigilanza, dopo aver scritto al comando della Polizia Municipale e rendicontato i lavori della prima assemblea. Non a caso a questo secondo appuntamento, tenutosi mercoledì sera, hanno partecipato gli ispettori della squadra annonaria Roberto Amore e Vincenzo Gennuso. Molto dettagliata la relazione di Michele Arabito, responsabile del settore Commercio della Cna provinciale, che ha inquadrato i punti nodali per i quali urgono soluzioni immediate. “Il comparto – ha detto Arabito – risulta frenato da troppi disagi e la categoria dei panificatori sembra avere ritrovato compattezza e voglia di reagire. Si è costituita una base assembleare molto nutrita in grado di studiare e affrontare tutti i problemi messi sul tavolo della discussione. Il confronto con le istituzioni e la Polizia municipale è stato molto schietto non tralasciando l’analisi delle responsabilità e delle competenze reciproche nel volere debellare la piaga più pesante che è quella dell’abusivismo”.
Proprio per questo motivo, al termine dell’assemblea, i panificatori modicani hanno lanciato una sfida. “Vogliamo condurre questa lotta – hanno detto – con gli stessi strumenti e con le stesse armi. Non è possibile che ad essere sottoposti a continui controlli fiscali e sanitari siano solo e soltanto le imprese in regola. Occorrono controlli severi su tutto il territorio cittadino. I singoli operatori stanno fornendo alle autorità di vigilanza segnalazioni ben mirate per far uscire allo scoperto sacche di lavoro irregolare che danneggia chi paga le tasse. Non faremo sconti neppure a coloro che, vendendo frutta e verdura nei mercatini, si occupano di vendere anche pane e focacce senza forse possedere le dovute autorizzazioni”.
Controlli e verifiche sono stati chiesti anche con riferimento all’utilizzo di mezzi per il trasporto pane non in linea con le norme sanitarie: c’è chi consegna il pane sui davanzali delle finestre o addirittura dietro i portoni. “Chi paga le tasse e ha difficoltà a pagare i contributi per i collaboratori in regola – è stato chiarito – non può sopportare che i furbetti creino un mercato nero parallelo”.
Infine Carmelo Caccamo, responsabile organizzativo della Cna di Modica, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori per invitarli a scegliere il pane di qualità, prodotto nei panifici locali, conoscendo le materie prime utilizzate e le persone che lo producono. “Reagiremo a questo momento di difficoltà – ha detto – con la sicurezza alimentare e la bontà dei nostri prodotti. Tutti i consumatori sono invitati a comprare il pane direttamente nei nostri laboratori facendo comprendere anche alle nuove generazioni che cosa significa panificare a Modica, tramandando ai posteri una cultura che, insieme con gli altri Comuni della nostra provincia, non ha rivali. La Cna intende promuovere la piena e profonda conoscenza del pane modicano”. A fine assemblea è stata registrata piena soddisfazione tra i produttori che fa sperare per la creazione di una categoria sempre più numerosa.

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