Modica. Il dramma delle lavoratrici licenziate dalla cooperativa Il Gruppo, raccontato dalle dirette interessate.

Il dramma che stiamo vivendo in questo momento e quello che stanno vivendo le ottanta famiglie delle ex lavoratrici della Cooperativa Sociale di Modica “Il Gruppo”, meritaun’attenzione e un rispetto, innanzitutto per le persone, che sono incompatibili con i tentativi di strumentalizzazione a cui stiamo assistendo in questi giorni. Sono le stesse ex lavoratrici a dichiararlo. Da quando la cooperativa sociale per cui lavoravamo, “Il Gruppo”, non gestisce più i servizi socio-assistenziali per conto del Comune di Modica e le nuove cooperative che se li sono aggiudicati hanno deciso di non riassumerci tutti, abbiamo letto e sentito di tutto.

Rispetto a questa situazione, le ex lavoratrici chiedono solo che vengano tenute lontane le mille forzate interpretazioni di cui il nostro licenziamento è stato fatto oggetto: da quelle di alcuni sindacati che hanno con troppa facilità fatto di tutta l’erba un fascio dicendo che non avevamo i requisiti per essere riassunti, a quelle di alcuni partiti politici che con altrettanta facilità hanno approfittato di questa “ghiotta” occasione per attaccare l’Amministrazione comunale.

Ma le ex lavoratrici non se la sentono di lasciare che la colpa cada sul Sindaco Antonello Buscema, che sanno bene essere sempre stato sensibile alle tematiche sociali e di certo non ha fatto una scelta per colpire noi direttamente. Vogliamo che sia chiaro a tutti che non ci interessa trovare “il colpevole” del nostro licenziamento: siamo perfettamente in grado di comprendere che in un momento di grave crisi come quello che stiamo attraversando, un momento di crisi per gli enti locali, e un momento di tagli generalizzati alle spese, la riduzione di quelle destinate ai servizi sociali non ha potuto far altro che determinare una riduzione del personale impiegato.

Rifuggendo da ogni speculazione politica, le ex lavoratrici della Cooperativa Sociale di Modica, vogliono solo che il loro lavoro venga tutelato nei modi, per quanto limitati, in cui è possibile farlo.

A questo proposito le ex lavoratrici ringraziano il sindacato Confsal che, grazie al lavoro di Giorgio Iabichella e alla mediazione del Prefetto, si sta adoperando per individuare soluzioni reali e chiediamo a tutti i rappresentanti di tutti i partiti politici di avere a cuore l’esito di questa vicenda, dimostrando di volersene occupare davvero e in modo responsabile, se possibile andando oltre gli steccati politici e ideologici.

Mercoledì 21 dicembre, alle 19.30, nel salone del Sacro Cuore, si terrà la seconda assemblea con il sindacato, e invitiamo, oltre agli altri dipendenti che non hanno partecipato mercoledi’ scorso, anche tutti i rappresentanti politici e istituzionali, a discutere del nostro serio problema.

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