Peculato, “il fatto non sussiste”. Modica, assolta la titolare di un’agenzia pratiche automobilistiche

Era accusata di peculato la titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche di Modica. Il Tribunale ha creduto alla buona fede nel commettere il reato e l’ha assolta perchè il fatto non costituisce reato. A.F., una sessantenne che è stata difesa dall’avvocato Salvo Maltese, era stata denunciata perchè avrebbe incassato, secondo l’accusa, tasse automobilistiche da clienti che, invece, successivamente, furono raggiunti da accertamenti dell’Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento della tassa. Tutti questi, una ventina, dimostrarono, ricevuta alla mano, che avevano regolarmente pagato, per cui scattò la conseguente denuncia che ha portato la donna davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica dopo essere passata dal Gup che l’aveva rinviata a giudizio accogliendo la richiesta della Procura che aveva ricondotto il reato di peculato, nonostante si trattasse di un esercizio privato, nel fatto che questo svolgeva un servizio pubblico, visto che aveva l’autorizzazione ad incassare somme per l’ente preposto alla riscossione delle tasse automobilistiche. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale è emerso che si trattava di errori effettuati nell’arco del tempo dall’operatore che effettuava i pagamenti che non essendo un esperto di computer, quando si accorgeva di avere sbagliato annullava l’operazione ma nei fatti ne annullava contemporaneamente due. Il danno lamentato dall’erario era di circa seimila euro, una somma, certamente irrisoria, se si vuole, per un’agenzia di disbrigo pratiche che ha dimostrato di avere un “giro” annuo di 850 mila euro. I fatti erano ricondotti a un quinquennio, dal 2003 al 2006. Il pubblico ministero, Alessia La Placa, si era espresso per l’assoluzione, alla quale si è conformato l’avvocato Maltese.

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