Catene da neve per la “115”. Sollevazione popolare a Modica e Ragusa

“Comprendiamo lo stupore e la rabbia degli automobilisti siciliani, ma l’Anas non ha fatto altro che applicare una semplice norma del Codice della Strada”. L’ufficio stampa dell’Anas non può che allargare le braccia di fronte alla sollevazione popolare dovuta all’imposizione dell’obbligo delle catene a bordo sulla SS 115 che collega Modica a Ragusa: “Ma una ratio del provvedimento c’è – spiegano ancora dall’Ufficio stampa dell’Anas – perchè quando nevica, anche laddove capita raramente, il blocco della circolazione non è dovuto alla neve in sé ma all’elevato numero di veicoli che si intraversano: l’unico modo per evitarlo è che tutti siano dotati di catene a bordo. In ogni caso se si valuta che ci sia qualcosa di sbagliato in questa decisione, bisogna chiedere di cambiare il Codice della Strada, non prendersela con Anas”. In effetti in base al Nuovo Codice della strada, così com’è stato modificato lo scorso anno dal legislatore, i gestori di strade e autostrade possono rendere obbligatori gli pneumatici da neve o le catene a bordo anche in assenza di neve. Pertanto in molte località italiane che finora erano rimaste ragionevolmente “immuni” da questa prescrizioni, in particolar modo in Sicilia e Sardegna, dal 15 novembre 2011 è scattato l’obbligo dino al 15 aprile 2012. Ma a voler essere precisi, il Codice prevede che i gestori “possono”, appunto, non “devono” imporre quest’obbligo. E per esempio il Consorzio Autostrade Siciliane non l’ha fatto né ha intenzione di farlo: “Per il momento non è previsto l’obbligo sui tratti autostradali, men che meno quelli della Siracusa Gela che sono su mare –spiega il geometra Corrado Magro del Cas- e se metteremo i cartelli, specificheremo che l’obbligo varrà solo in presenza di neve”.

Ma intanto l’installazione “a sorpresa” dei segnali sulla SS 115 ha letteralmente mandato in tilt i rivenditori: “Se qualcuno insinua che il provvedimento ci agevolerà, si sbaglia di grosso – spiega uno di loro – perché anche noi siamo stati presi alla sprovvista. Da giorni i nostri negozi sono invasi da gente che scarica su di noi la propria rabbia e la propria tensione”. Il costo delle catene peraltro, non è irrisorio: dai 35 euro per le macchine più piccole, fin oltre i 50 euro per le più grandi. Ma se anche qualcuno di buona volontà c’è che vuole comprarle, non può farlo: “Nessuno di noi – spiega ancora il rivenditore – ha un magazzino pronto a far fronte a questa domanda. In verità gli utenti si stanno dimostrando molto ligi al dovere, ma noi non siamo nelle condizioni di poterli accontentare”. Anche alla luce di questo, è auspicabile che si dimostri un po’ di flessibilità e di tolleranza da parte di chi è preposto ai controlli sulla strada, almeno in questo primo periodo: la sanzione applicata agli automobilisti inadempienti, infatti, andrebbe da 80 a 318 euro.

e qualcuno ironizza anche con questo cartello(contraffatto)

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