IL FUTURO DELLE FERROVIE IN PROVINCIA DI RAGUSA. PADUA: “ABBIAMO FATTO TUTTO QUANTO ERA POSSIBILEPER SCONGIURARE QUESTA CHIUSURA ANNUNCIATA?”

“La politica si interroghi. Ha fatto tutto quanto era possibile per scongiurare quella che è annunciata come la chiusura definitiva della ferrovia in provincia di Ragusa? Di certo no. Di certo la politica ha mancato le occasioni più grosse e importanti per rilanciare questa infrastruttura”. E’ il senso del mea culpa recitato dalla consigliera provinciale del Partito Democratico Venera Padua. “Ma non possiamo dimenticare che l’area iblea – continua Padua – rientra nel progetto complessivo di dismissione della ferrovia che interessa non solo la Sicilia ma anche il resto del Meridione. Eppure, questa scelta comporterà un aumento del trasporto sul gommato e quindi maggiori costi e maggiore inquinamento. E, ancora una volta, una penalizzazione per le famiglie. Già alle prese con una stretta senza precedenti. La politica locale avrà sicuramente fatta poco. Non sarà, forse, stata all’altezza della situazione. Avrà più di qualcosa da farsi perdonare e chi critica ha ragione. Ma le indicazioni che arrivano da Roma, dall’ad Moretti, sono evidenti. La ferrovia, in provincia di Ragusa, nel resto della Sicilia, ha i giorni contati. Ci vorrebbe una mobilitazione senza precedenti per scongiurare questa ipotesi. Al momento, però, siamo solo in grado di denunciare l’ennesimo scippo che sarà perpetrato ai danni del nostro territorio. La nostra è una realtà che dovrà trovare strade alternative alla linea ferrata”. Poi, la consigliera Padua avanza un’altra riflessione. “Proprio nell’anno in cui si è celebrata l’Unità d’Italia – aggiunge – abbiamo preso atto di come le divisioni, anche per quanto riguarda la questione infrastrutturale, siano diventate senza precedenti. Altro che Paese a due velocità. Tra poco le velocità saranno tre. E noi potremo contare, senza ombra di dubbio, su quella minore”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa