Operatore ecologico reintegrato nel posto di lavoro. L’atto doveva essere prima contestato Lo ha deciso il giudice del lavoro di Modica contro la Ditta Puccia

Il giudice del lavoro presso il Tribunale di Modica, Francesco Chiavegatti, ha deciso di reintegrare nell’organico dell’impresa ecologica Giorgio Puccia, il dipendente Orazio Viola, 51 anni, licenziato in tronco lo scorso 31 agosto. Secondo le motivazioni addotte dall’azienda l’operatore ecologico avrebbe abbandonato il posto di lavoro dopo che un sorvegliante gli aveva ordinato di spostarsi in una stradina adiacente la sua zona d’azione, dov’era stata segnalata la presenza di spazzatura. Il sorvegliante era stato costretto a inviare un altro collega. Il comportamento di Viola, secondo il giudice di merito, non è stato preventivamente contestato in maniera specifica e univoca per cui non può costituire legittimo motivo del recesso datoriale. Il dipendente, iscritto alla Cgil, che ha proposto il ricorso, si è avvalso dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che sancisce la non licenziabilità senza giusta causa. “Avevamo valutato eccessiva, lo diciamo oggi con molta serenità e prudenza, l’atteggiamento dell’impresa – commentano dopo la sentenza Giovanni Avola, segretario generale della Cgil e Aldo Mattisi segretario generale della Fp. Cgil – nei confronti del nostro iscritto. Un lavoratore, padre di famiglia notoriamente conosciuto come persona equilibrata e corretta nell’ambito dell’ambiente di lavoro, mai oggetto di contestazione alcuna, ne destinatario di azioni disciplinari. Ci rendiamo conto che il clima, per quelli iscritti al sindacato e soprattutto alla Cgil, non è dei più adeguati e comunque consoni a poter svolgere un’attività delicata e importante come quella dell’operatore ecologico”. La decisione del magistrato evidenzia come prima che l’operatore venisse licenziato, Puccia avrebbe dovuto contestare in maniera specifica e immediata l’infrazione attraverso la quale l’uomo, entro un determinato termine avrebbe potuto presentare delle controdeduzioni anche con l’ausilio dei sindacati.

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