Stralcio processo Modica bene. Assolto il consigliere comunale Giorgio Aprile

Due nuove assoluzioni nell’inchiesta “Modica Bene”. E’ la decisione assunta dal giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore, nel processo stralcio all’operazione che si è chiusa con 19 assoluzioni ad opera del Gup lo scorso mese di novembre. Sotto accusa erano il consigliere comunale, Giorgio Aprile, già assolto nel processo principale e Pierangelo Bregoli, presidente dell’associazione onlus “Lassù qualcuno ci ama”, un’organizzazione che tiene contatti tra Italia e Sud America. Di mezzo ci sarebbe un contributo elargito nel 2004 dal Comune di Modica, richiesto dall’associazione in occasione del quarantesimo anniversario dalla sua costituzione per delle iniziative che si dovevano tenere dall’altra parte dell’Oceano tra imprenditori modicani e sudamericani, con scambi culturali ed esperienze varie. Nell’occasione fu proposta anche una degustazione di prodotti tipici modicani. Lo scopo era quello di avviare una sinergia tra gli imprenditori delle due “sponde. Il contributo fu di seimila euro a fronte di spese complessive di ventimila euro. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, ha assolto i due imputati, difesi dagli avvocati Mario Caruso e Gabriella Olivieri, perchè il fatto non sussiste, nonostante il pubblico ministero, Diana Iemmolo, avesse chiesto la condanna per entrambi a tre anni di carcere. L’accusa originaria era di peculato in concorso che il Gip derubricò in truffa aggravata in concorso. Giorgio Aprile fu indagato poiché partecipò a quel viaggio ed essendo consigliere comunale fu ipotizzato che avesse avuto un ruolo un tutta la vicenda, addirittura che non fu presente(è stato dimostrato con foto e atti). Durante il dibattimento sono stati ascoltati i verbalizzanti della Guardia di Finanza con i quali l’avvocato Caruso,  che per la prima volta nell’intero contesto di questa indagine è stato al cospetto delle Fiamme Gialle, a un certo punto, ha avuto momenti di tensione quando ha chiesto la produzione di un documento che attestava una transazione di seimila euro dal conto corrente di Aprile. Nei fatti sarebbe avvenuto che questi aveva anticipato di tasca sua la somma che ancora non arrivava dal Comune che gli sarebbe stata restituita poi da Bregoli al momento dell’incasso. “Si chiude un altro ramo della vicenda Modica Bene – dice l’avvocato Caruso – ancora con assoluzioni. Non mi resta da dire, con vena amarezza, che la giustizia è lenta ma inossidabile” .

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