DISTRUTTI E SMALTITI I MOTOPESCA UTILIZZATI PER GLI SBARCHI DI MIGRANTI ORMEGGIATI NEL PORTO DI POZZALLO ED ARENATI SULLA COSTA IBLEA

E’ stata definitivamente completata la distruzione e lo smaltimento dell’ultimo peschereccio utilizzato per il trasporto di migranti extracomunitari ormeggiato nel porto di Pozzallo. Con l’operazione in questione si conclude pertanto, la complessa e difficile attività di bonifica, disinfestazione, alaggio, distruzione, trasporto e smaltimento dei rifiuti dei 4 pescherecci approdati nel corso dell’anno 2011 presso il porto di Pozzallo ed utilizzati per il trasporto di 1.433 migranti extracomunitari sbarcati sulle coste iblee. Le unità navali in questione, dopo essere state sequestrate per indagini di Polizia Giudiziaria, sono state poi ormeggiate nella banchina commerciale ed in quella di riva del porto di Pozzallo, in attesa di essere bonificati, distrutti e smaltiti come rifiuti speciali. Il risultato oggi raggiunto, a cui si deve aggiungere l’ulteriore distruzione e completa rimozione di un altro motopesca spiaggiato sull’arenile di “Porto Ulisse” nel Comune di Ispica nell’anno 2009, è stato ottenuto attraverso la sinergica e coordinata collaborazione della Prefettura di Ragusa, della Capitaneria di Porto di Pozzallo, dell’Agenzia delle Dogane di Siracusa, delle competenti Autorità Giudiziarie di Modica e Ragusa unitamente a tutte le Forze di Polizia della Provincia, che hanno cercato di completare, con la massima celerità, tutte le numerose e complesse procedure amministrative relative alle suddette operazioni di bonifica e distruzione oggi definitivamente concluse. La rimozione/distruzione delle unità navali in questione ha pertanto consentito di liberare all’interno del porto di Pozzallo spazi di banchina utili ed indispensabili per le navi mercantili che scalano giornalmente il sorgitore ibleo, consentendo una maggiore e più efficiente utilizzazione degli spazi portuali per lo sviluppo dei traffici commerciali e delle conseguenti operazioni di imbarco/sbarco di merci, andando quindi incontro alle esigenze commerciali delle locali maestranze. Al contempo, l’alaggio e la distruzione dei citati motopesca, ha consentito di scongiurare potenziali pericoli igienico-sanitari nonchè, soprattutto, pericoli d’inquinamento e/o sversamento degli olii esausti o carburanti ancora presenti a bordo, che, in caso di avverse condizioni meteo marine ed a causa della precaria condizione di stabilità e galleggiabilità dei mezzi navali in questione, avrebbero potuto inquinare gli specchi acquei portuali e la costa iblea.

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