Sammito offende l’ex sindaco. Modica, davanti al giudice Torchi perdona

Si è concluso con un cordiale “volemose bene” il processo penale di natura politico-amministrativo vedeva contrapposti l’assessore comunale, Giuseppe Sammito, e l’ex sindaco, Piero Torchi. Una stretta di mano dopo le scuse del primo, e la remissione di querela del secondo. Tutto si è “consumato” davanti al giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, chiamata a occuparsi del processo per diffamazione aggravata che vedeva imputato Sammito, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, e Torchi quale parte offesa. Durante una riunione nel Gabinetto del sindaco(era il 2008), secondo i fatti, con le organizzazioni sindacali e i lavoratori delle cooperative sociali, indetta per trovare soluzioni in merito al mancato pagamento degli stipendi, Giuseppe Sammito, all’epoca assessore al Bilancio e al Personale, avrebbe offeso la reputazione dell’ex primo cittadino, certamente in un momento di forte dialettica con le parti presenti che chiedevano con insistenza di essere remunerati. La frase incriminata fu :“Vi sembra che siamo come la precedente amministrazione? Quelli a quest’ora i soldi se li sarebbero portati a casa”. Una frase che, testualmente, fu riportata a Piero Torchi il quale, sentitosi offeso, irrimediabilmente decise di querelare l’assessore in carica. Nel corso del processo si è convenuto unanimemente di troncare la querelle anche perchè Sammito ha spiegato che era lungi da lui l’intenzione di offendere l’ex sindaco né, tantomeno, ledere la dignità del politico e dell’uomo. Torchi, responsabilmente, ha fatto il passo indietro e ha deciso di rimettere la querela per cui il giudice ha deliberato il non luogo a procedere come chiesto dal pubblico ministero, Diana Iemmolo, e dal difensore Maltese.

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