Canoni per varchi stradali. Modica, “serve regolamento”

Dopo gli accertamenti Tarsu, l’ulteriore tegola si è abbattuta su alcune famiglie residenti nelle aree extraurbane: i pagamenti del canone che riguardano i varchi carrai lungo le strade extraurbane cedute dalla Provincia Regionale al Comune. L’ex assessore, Carmelo Abate interviene con una lettera sulla vicenda nonostante ritenga doveroso il pagamento ma non condividendone i modi con cui sono stati disposti. “Subito dopo l’insediamento della Giunta, nella qualità di Assessore alla viabilità extraurbana -spiega Abate – ho richiesto ai dirigenti dei settori interessati (Lavori Pubblici e Tributi), di predisporre un regolamento per il pagamento del canone e il censimento dei varchi esistenti in tutte le strade cedute dalla Provincia Regionale e lungo le arterie più trafficate del territorio, facendo una classifica dei varchi riferita all’uso. Ho sempre sostenuto, tra l’altro, che l’importo del canone fosse vincolato in un capitolo dedicato del bilancio da destinare per la manutenzione stradale. Malgrado reiterate disposizioni di servizio nulla di concreto è stato fatto”. Le modalità con cui è stato posto in essere il pagamento del canone sono ritenute da Abate illegittime ed esose. Illegittime poiché non contemplate da un regolamento che fissi categoria del varco e relativa tariffa (agricolo, civile abitazione, impianto di rifornimento carburanti, attività artigianale, commerciale, industriale). “Non è possibile applicare una tariffa – aggiunge – che riguarda gli accessi carrai all’interno del perimetro urbano che sono ben altra cosa, infatti a fronte di una tariffa/metro lineare variabile da 4,65 euro per i varchi agricoli a 18,08 euro per le attività industriali e commerciali stabilita dalla Provincia Regionale, si è passati ad un importo generalizzato di 22,75 euro al metro lineare e, cosa ancora più grave, gli utenti si vedono applicati importi pregressi che mai sono stati richiesti dall’Ente Comune”. Trattandosi del pagamento di un canone, è necessario che prioritariamente ci sia un atto amministrativo che disciplini le modalità e l’importo sottoscritto dai vari utenti. “Considerato che dalla data di cessione dei vari tronchi stradali da parte della Provincia Regionale – conclude – il numero dei varchi è quanto meno triplicato, ritengo doveroso che prima di richiedere un canone ai vecchi utenti delle strade ex Provinciali siano censiti tutti i varchi esistenti al fine di applicare un trattamento equo esteso a tutti gli interessati”.

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