Nonostante l’invito a rivedere le proprie determinazioni, l’Anas ha preferito mantenere l’autonomia anche nella reiterazione dell’errore, respingendo la mediazione del Prefetto e disattendendo le aspettative validissime di tutti gli automobilisti.
Certo, dopo questo ulteriore pervicace comportamento, l’ordinanza non è più accreditabile di attenuanti collegate ad una sua possibile stesura effettuata di getto.
“Contrariati per un provvedimento che appare totalmente privo di buonsenso – dice Salvatore Rustico di CittadinanzAttivaModica – ci permettiamo di esaminare l’ordinanza secondo legittimità ed opportunità.
Sulla legittimità nulla da eccepire. Il provvedimento rientra tra le facoltà dell’ente proprietario qual è l’anas. Proprietario nel senso più deleterio del termine, padre padrone che tutto può senza alcun possibile confronto. Certo, da un’ attenta lettura della legge si evince come nessun altro compito o funzione attribuiti all’anas vengano dalla stessa attuati, quali, ad esempio, manutenzione ordinaria e straordinaria, segnaletica orizzontale e verticale, miglioramento della rete stradale in senso lato, ecc.. Il provvedimento serve all’ente solo per precauzione contro eventuali azioni risarcitorie per danni, avanzate nei suoi confronti.
Relativamente all’opportunità, l’ordinanza è un provvedimento assolutamente sproporzionato nella misura rispetto al fine da perseguire. E’ come sparare ad una zanzara con un bazooka. Riteniamo che manchino il requisito della sensatezza e della razionalità, essenziali per giustificare l’ordinanza stessa. Chi infatti in estate si sognerebbe di portare sempre al seguito l’ombrello per il timore della pioggia? Certo un acquazzone può sempre capitare. Ma se una rondine non fa primavera, anche un fiocco di neve non fa catena.
Il piano antineve 2011/2012 conta su nove sale radio, un Centro Multimediale Nazionale e un centro di Coordinamento Nazionale Eventi di Viabilità che monitora gli eventi e coordina il personale e i mezzi antineve. Ci sono poi 168 posti neve, nei quali sono dislocati i mezzi operativi e/o i depositi di cloruro; 1.180 lame spazzaneve; 351 spargitori di sale; 30 mezzi combinati per lo spargimento di cloruri e lo sgombero neve; 163 innaffiatrici di cloruri di calcio; 177 motopale per caricare il sale; 192 mezzi per la pulizia o lo sgombero
neve di aree di servizio, aree di parcheggio e piazzali di stazione; 36 carri pesanti in presidio per il soccorso di mezzi con massa complessiva superiore alle 7,5; 7 depositi strategici di cloruro di sodio e 5.244 persone impiegate.
Cosa di tutto questo risulta a corredo della RG-MO ?
A questi si aggiunga il contributo della Polizia Stradale con dieci Centri Operativi Autostradali; 310 automezzi; 280 pattuglie al giorno e 1726 operatori impiegati.
Anziché 100.000- o forse più- automobilisti provvisti di catene, assolutamente inutili per la tratta Ragusa-Modica, preferiremmo devolvere l’equivalente della spesa per eliminare le buche, per veri interventi finalizzati alla sicurezza stradale, per la segnaletica sia orizzontale che verticale, ecc.,ecc..
Siamo tutti disposti, anche se privi di disponibilità perché soggetti già all’iva, al caro benzina, al bollo auto, al canone rai, all’ici, ecc. ecc..
E poi, quanti sarebbero in grado di fermare la macchina e montare le catene?
E’ così difficile o complicato lanciare l’allerta in caso di tormenta imminente? E ancora, servono a qualcosa i vari servizi meteorologici, le varie emittenti radio, RTL 102.5, Isoradio 103.3; i notiziari di onda verde del CCISS Viaggiare Informati su Radio 1, Radio 2, Radio 3; il Call center viabilità, al numero 840.04.21.21; la Centrale Operativa del CCISS al numero 1518; i siti internet www.autostrade.it e www.cciss.it o tutti quei depliants dove si trovano i numeri utili da chiamare in caso di emergenza?
Persone, strutture e materiali che paghiamo noi cittadini (non si sa bene per quale motivo visti i risultati).
A quanto sopra, va sommata l’opera meritoria, e non retribuita mai abbastanza, di polizia, carabinieri, guardia di finanza, forestale, vigili del fuoco, volontari in genere.
Ci si chiede, anche, quale sia l’utilità di tutte quelle unità di crisi disseminate nei vari uffici di comune, provincia, prefettura, regione, ministeri ecc..
Cittadinanzattivamodica, sostenuta in tal senso da centinaia di cittadini, suggerisce di installare dei semplici Pannelli a Messaggio Variabile che possano informare sulle condizioni meteo stradali dei tratti interessati dalle eventuali precipitazioni nevose o sulle possibili formazioni di ghiaccio, imponendo l’uso dei mezzi necessari (catene o pneumatici adeguati) per poter proseguire la marcia.
Infine, il nuovo articolo di legge consente agli enti gestori della strada di potere imporre un obbligo preciso, quale quello in discorso, ma non sembrerebbe prevedere, al tempo stesso, multe per chi non lo rispetti.
E’ da verificare.