CHE COSA CI VORREBBE PER FAR USCIRE DALL’APATIA I CITTADINI DI MODICA? La riflessione di Ballarò

Sebbene sia nato in altro Comune della nostra Provincia, da anni vivo a Modica, città che amo per le sue bellezze architettoniche e monumentali, per la sua cultura, per l’unicità del paesaggio.
Ciò che stento a capire è l’atteggiamento d’una parte considerevole dei cittadini che pur seguendo appassionatamente le vicissitudini sociopolitiche della città, pur essendo informata di quanto accade anche in altri ambiti, il più delle volte , come se afflitta da una sorta di apatia, non riesce più ad indignarsi, a far sentire forte la propria voce per gridare il proprio dissenso rispetto a fatti che toccano tutti direttamente.
E’ un atteggiamento davvero strano, che non si addice a persone mediamente colte ed informate; ancora più strano appare il fatto che molto spesso si accendono diatribe infinite per vicende sulle quali potremmo anche non infiammarci più di tanto e, quando invece sarebbe il momento di gridare davvero forte, diventiamo improvvisamente afoni.
Negli ultimi giorni, ha tenuto banco l’ordinanza dell’Anas che impone l’acquisto delle catene per chi transita da dicembre a Marzo sulla S.S. 115.
Migliaia di cittadini hanno letto la notizia e a centinaia l’hanno commentata, ciascuno dal proprio punto di vista; abbiamo letto vari proclami di personaggi politici ed amministratori, sta di fatto che a torto o a ragione l’Anas ha vinto la propria battaglia, mettendo il proprio culo al riparo da eventuali contenziosi con le compagnie assicurative, i cittadini stanno via via provvedendo ad ordinare le catene imposte ed i politici e gli amministratori stanno aspettando che la burrasca finisse per non fare quello che invece avrebbero già dovuto.
Perché non ci siamo legittimamente incazzati, organizzando delle manifestazioni per denunciare le tante inadempienze dell’Anas ? Perché nessuno batte ciglio in merito allo stare alla finestra dei tanti politici che avrebbero avuto il dovere di tutelare i cittadini da una trovata inutile per gli automobilisti ma che farà risparmiare tante spese legali e possibili risarcimenti all’Ente promotore della genialità ?
A pochi chilometri da noi, una decina di giorni fa, è nato un gruppo che si chiama “gli indignati” e nel volgere di pochi giorni ha registrato diverse centinaia di adesioni che quotidianamente esprimono il proprio disappunto, la propria rabbia ed indignazione verso le tante beffe che vengono propinate ai cittadini.
Non pensate che anche questo possa essere un modo per spendersi nel cambiare le cose che si ritengono ingiuste ? Io penso di si, tant’è che mi sono inscritto, convinto come sono che le battaglie vanno combattute dagli eserciti, poiché i generali non hanno gli stessi problemi dei soldati.

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