Al Cinema Italia di Scicli si entra solo all’ora esatta della proiezione. Utenti inviperiti perchè lasciati al “freddo e al gelo”. Di Saro Cannizzaro

Quando manca il buon senso e la buona educazione inutile parlare di crescita culturale. E’ il caso di raccontare l’amaro episodio “patito” da un gruppo di modicani che la sera del primo gennaio aveva deciso, come fanno molti altri, di andare al Cinema. La scelta era caduta sulla vicina Scicli. Per una disattenzione il gruppetto di otto persone era giunto davanti al Cinema Italia alle 20,30, il film sarebbe iniziato alle 21,30. Gli uomini hanno pensato di fare una passeggiata, le donne, che soffrivano evidentemente di più il freddo(temperatura bassissima)avevano pensato di attendere nell’atrio del locale. Dopo una decina di minuti l’addetto a staccare il biglietto(non il cassiere) decide che devono tutti uscire fuori. “Si entra dopo che escono quelli della proiezione in corso” – ha detto imperterrito. “Ma guardi che fuori c’è molto freddo e manca ancora più di mezz’ora” – è stata la replica anche dei mariti che infreddoliti si erano avvicinati al Cinema. Niente da fare, tutti fuori. A nulla è servito spiegare il concetto del buon senso, del fatto che c’erano anche un paio di bambini che si scaldavano stringendo i genitori. L’uomo, insensibile, ha messo tutti alla porta e, anzi, si è premurato di chiudere ben bene l’accesso. Alla faccia dell’ospitalità e dell’accoglienza. Ma c’è di più: all’ora del consentito accesso, e dopo avere staccato i biglietti, l’irremovibile operatore si lasciava cogliere di spasmi di pentitismo e consigliava: “Se sentite freddo vi conviene andare in tribuna, c’è più caldo”. Ritengo che queste intransigenze siano fuori da ogni logica. Del resto, anziché mandare fuori, al freddo le persone, sarebbe stato, con un po’ di buon senso in più, chiedere di pagare, intanto, il biglietto e restare in sala d’attesa visto il gran freddo, dal momento che era lui stesso a staccarli e, dunque, nessuno sarebbe potuto passare senza avere pagato al cospetto di cotanto “buttafuori” muscoloso. Penso che in tutto questo contesto non ci abbiano fatto una bella figura lo storico Teatro Italia, la proprietà e anche Scicli, visto che c’era gente arrivata dai comuni limitrofi. Immaginate se chi si reca al Cineplex di Ragusa dovesse attendere fuori, all’esterno, al “freddo e al gelo”, l’ora d’inizio del film. La “battuta” finale, poi, è stata la chicca che mancava. Probabilmente l’interessato avrà avuto l’atteggiamento del coccodrillo, ma alle parti in causa l’invito ad assistere al film in tribuna perché era più riscaldata è tuonato con un modo per “coglioneggiare”.

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