IL PRESEPE VIVENTE DI GIARRATANA FA RIVIVERE IL FASCINO E LA SUGGESTIONE DEI TEMPI CHE FURONO IERI SERA. IL QUARTIERE “CUOZZU” VETRINA ALL’APERTO

Luci soffuse. Un percorso che non ha pari. Un’ascensione verso la zona più alta del paese contrassegnata da un cammino effettuato in religioso silenzio. Sino a raggiungere la capanna della Natività, preparata in ciò che rimane dell’antico maniero dei Settimo. Il presepe vivente di Giarratana, centro degli Iblei, è tornato ad ammaliare il pubblico anche stavolta. Dopo la “prima” di venerdì scorso, ieri sera decine e decine di figuranti hanno dato vita alle scene che ripercorrono la magia di un allestimento fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, donando animazione e vigore ad una rappresentazione dalla notevole caratterizzazione storica. Una rappresentazione che, nel passaggio tra vecchie e nuove generazioni, non ha perso il fascino che si tramanda da ventidue edizioni e che ha permesso alle centinaia di visitatori, che ieri si sono ritagliati un posto in prima fila, di compiere un vero e proprio tuffo nel passato, complice l’atmosfera ricreata nell’antico quartiere “Cuozzu” che, non a caso, è definito “museo a cielo aperto”. Salendo le antiche scale che conducono al primo livello, si possono già ammirare i vari riquadri costituiti: dalla sala dell’antico barbiere alle ricamatrici, dall’intrecciatore di fascine per la realizzazione di cesti al cardatore della lana, dal cesellatore di vasellame alle donne che preparano il pane. Tutto seguendo gli antichi riti di un tempo, che scandivano le tappe della vita dietro al ritmo delle stagioni, senza assilli e senza affanni, ma favorendo il lento e placido scorrere delle ore. E questa sensazione di tranquillità si ritrovava anche ieri sera percorrendo le caratteristiche stradine del “Cuozzu” che, grazie alle fiammelle di lampade a petrolio affiancate da originali sacchi di juta, hanno visto rivivere le sensazioni dei decenni andati.
Sino a raggiungere, anticipata da un percorso che ha permesso di ammirare tutto il paese sottostante, la grotta della Natività in cui la ieraticità delle figure sacre ha reso ancora più affascinante il quadro complessivo. Tutti i giovani impegnati nel presepe vivente di Giarratana seguono, durante l’anno scolastico, un percorso di sensibilizzazione sul recupero delle tradizioni dei tempi che furono. “Il presepe vivente è quasi il culmine di uno studio effettuato tra i banchi di scuola – dice il sindaco di Giarratana, Pino Lia – e, per i nostri ragazzi, è un modo per fare rivivere le antiche professioni dei propri nonni con una ricostruzione che, in fondo, favorisce anche la promozione del nostro territorio perché un allestimento con così grande attenzione nella cura dei particolari, come quella che è stata messa quest’anno, è difficile da ritrovare”. Il presepe vivente di Giarratana potrà essere ancora ammirato. Tornerà giovedì 5 e venerdì 6 gennaio, sempre a partire dalle 18 e sino alle 22. Si annunciano altre due rappresentazioni di grande spessore.

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