In Italia tutto è inversamente proporzionale. La riflessione di Ballarò

Chissà se fra qualche decennio, gli italiani, piuttosto che essere ancora additati come un popolo di navigatori, poeti ed artisti, saranno invece individuati come il popolo degli inversamente proporzionali. Non ci sarebbe neanche da stupirsi se obiettivamente andiamo ad analizzare ciò che avviene nel nostro Paese. Tutti gli altri Stati investono nella ricerca e nell’intelligenza umana, convinti giustamente che un futuro migliore sia costruibile solo mediante la formazione di persone capaci di guardare oltre i limiti dell’incultura, noi, non diamo risorse alle Università, tagliamo i finanziamenti agli istituti di ricerca, rendendo inevitabile l’espatrio di quegli uomini che vanno ad arricchire culturalmente i Paesi in cui li costringiamo ad emigrare.
Nel nostro Paese tende sempre più a scomparire lo stato sociale e siamo già al punto che coloro i quali non dispongono di mezzi finanziari, debbono rassegnarsi a non potersi curare, di converso chi è ricco, chi è ammanicato con i potenti, pur potendo pagare, viene esonerato perché facente parte di quella folta schiera che serve alla politica clientelare che tutto può.
Anche negli anni a venire, ci ritroveremo le stesse facce (di bronzo) che hanno condotto il Paese nella miseria per incapacità e perché si sono curate esclusivamente di perseguire il loro arricchimento, talvolta illecito, strafottendosene della deriva che prendeva la Nazione, perché le intelligenze di cui potremmo avvalerci, loro malgrado, continueranno ad andare via.
C’è in atto l’80% degli italiani costretto a stringere sempre più la cinghia perché le tasse diventano sempre più cospicue, le possibilità occupazionali diminuiscono, i salari e gli stipendi sono i più bassi d’Europa e questi insensibili politicanti che hanno i compensi più alti a livello europeo, debbono studiare ancora come intervenire per renderli meno scandalosi, mentre le tasse che tartassano i cittadini, vengono applicate sempre con effetto immediato.
Potremmo andare avanti con tantissimi altri esempi, ma gioverebbe solo a stancare chi mi leggerà; per esigenza di sintesi, diciamo allora : esiste in Italia una sola cosa che non avvenga in maniera inversamente proporzionale rispetto alle giuste logiche da perseguire in un Paese che si vanta d’essere civile e democratico?

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