Marco Nanì: Ragusa-Modica: Perché l’ANAS non provvede ad evitare i pericoli invece di mettere assurdi obblighi?

L’obbligo delle catene sulle strade che da Modica portano a Ragusa, è una delle cose più cervellotiche che abbia mai sentito. Da noi la neve la vediamo ogni giorno… ma solo in tv! All’ANAS, evidentemente, devono avere una visione delle cose all’incontrario, altrimenti non si spiegherebbe diversamente questa imposizione. Ad intervenire sulla vicenda anche il Consigliere Provinciale del PDL Marco Nanì. Ma al di là di questo, quello che preme sottolineare è la ‘ripresa’ di un tema che avevo già toccato qualche settimana orsono, ovvero i pericoli ben insistenti sull’arteria ‘vecchia’ che da Modica conduce a Ragusa, laddove gli smottamenti sono sempre dietro l’angolo e le reti di protezione poste qualche tempo fa, appaiono vetuste ed incapaci di contenere frane e crolli. Una cosa che ho già denunciato e che torno a denunciare con forza perché non vorrei che tutto questo possa provocare seri problemi. C’è un silenzio assordante dell’ANAS sulla questione ed è intenzione dei Nanì scuotere questo silenzio… Perché non sistemano per come si deve le reti di protezione invece di obbligarci al possesso delle catene? Sono questi i ‘pericoli’ veri e reali, lo smottamento e piccole (e grandi…) frane che possono causare guai seri e non fantomatiche nevicate che ci costringono all’uso delle catene!!! E’ davvero sconcertante, prosegue Marco Nanì nella nota, come l’ANAS ignori i suoi doveri ed imponga diritti laddove non esiste la benché minima necessità. Credo che, a questo punto, non si possa più pensare a restare inerti di fronte ad un problema che non c’è (quello della neve) e ad uno che, invece, è ben vivo e reale (quello del rischio frane per reti di protezione inadeguate sulla Modica-Ragusa). E come consigliere provinciale e uomo del PdL, conclude Nanì, sono pronto a reagire e ad intestarmi una battaglia perché prevenire un rischio purtroppo sicuro è decisamente meglio che curare una malattia (la neve…) che non esiste.

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